Palermo, 3 mar. (Adnkronos) - Dall'indagine che all'alba di oggi ha portato a Messina all'arresto di undici persone, tra cui due funzionari pubblici, accusati di corruzione, sono emersi "corruttela e malaffare". E' quanto dicono gli investigatori. Corruttela e malaffare che, secondo i pm "risultavano certamente caratterizzati da alti livelli di integrazione e di infiltrazione nell'attività politica, amministrativa ed economica della città".

"Il sistema del compromesso, dell'intrattenere rapporti con soggetti dalla dubbia reputazione - o, addirittura, dal noto spessore criminale - avrebbero potuto, dove non immediatamente ed adeguatamente arginati, indurre le persone alla convinzione che comportamenti illeciti, quali la prestazione o la promessa dell'indebito, possano far parte di una prassi consolidata, esercitata da tutti e facendola apparire - se non lecita - acquisita e/o "normale", dicono i magistrati.