(Adnkronos) - L'altra associazione, radicata tra la Sardegna e la Lombardia, con a capo l'anziano U. S., "noto trafficante sardo", capace di garantire qualificati contatti con elementi criminali albanesi e calabresi stanziali nella provincia di Bergamo, era "una delle principali linee di rifornimento di narcotico per la provincia di Cagliari e Nuoro, capace di garantire l'immissione nel territorio isolano di circa 7 chili di cocaina al mese". Per trasportarla, l'organizzazione si serviva di auto con un doppio fondo e di una coppia di corrieri bergamaschi, che non esitavano a coinvolgere anche i propri figli minori per meglio dissimulare, come una famigliola in vacanza, la presenza in terra sarda.