Roma, 19 nov. (Labitalia) - Il presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (iIt) Riccardo Alemanno, anche nella sua veste di Presidente dell’Osservatorio nazionale sulla fiscalità di Confassociazioni, ha inviato una memoria alla commissione Finanze della Camera sulla legge delega di riforma fiscale, che la prossima settimana inizierà l’iter di discussione proprio nella Commissione presieduta dal deputato Luigi Marattin.

Nella memoria, alla cui predisposizione hanno collaborato Giuseppe Zambon vice presidente Int e segretario generale Osservatorio nazionale sulla fiscalità di Confassociazioni, Giorgio Benvenuto presidente del Comitato Int per la riforma fiscale, Salvatore Cuomo consigliere nazionale aggiunto e coordinatore commissione Int per il supporto alla riforma fiscale, si evidenzia in particolare "una riforma così importante dovrebbe maggiormente mettere al centro il contribuente e la sua tutela, è per questo che si chiede che venga inserito nell'articolato della delega un riferimento specifico alla legge 212/2000 Statuto dei diritti del contribuente, con un rafforzamento della sua efficacia prevedendo un maggiore rigore nell'emanazione di norme di carattere tributario".

Sulla delega, definita 'ambiziosa' l’Int dichiara una sostanziale condivisione: "in relazione all'ambiziosa legge delega di riforma fiscale si dichiara una sostanziale condivisione, poiché coincidente in gran parte con il lavoro svolto dalle commissioni finanze riunite di camera e senato per cui si era espresso un parere più che positivo". Sui singoli articoli sono state poste brevi analisi, poiché la concretizzazione avverrà solo attraverso i decreti attuativi: : "In merito ai singoli articoli si forniscono brevi osservazioni, che potranno essere approfondite solo in relazione ai singoli decreti attuativi, poiché le indicazioni della delega sono estremamente generiche e attengono a molteplici settori economici e tributari".

“Innanzi tutto ringrazio il presidente Marattin che ha richiesto il nostro contributo scritto, circa la delega ritengo che sia estremamente importante che contenga un esplicito riferimento al rafforzamento dello Statuto dei diritti del contribuente” dichiara il presidente Alemanno, che precisa "ovviamente elevare a rango costituzionale la Legge sullo Statuto sarebbe la soluzione ottimale, ma il percorso legislativo è troppo lungo ed invece c’è bisogno immediato di intervenire a tutela del contribuente, soprattutto rendendo inderogabile il divieto di retroattività delle norme tributarie, lo dimostra per l’ennesima volta il cosiddetto decreto antifrode sui bonus fiscali edilizi, che al di là della giusta attenzione alla prevenzione delle frodi, è entrato in vigore con effetti retroattivi che hanno creano gravi problemi a contribuenti ed imprese".

"Mi auguro - ha spiegato - che le nostre proposte possano essere fatte proprie dal Parlamento già con emendamenti alla Legge di bilancio, che spero possa dare il via al percorso di riforma fiscale anche con la revisione dell’Irpef e dell’Irap, pur comprendendo i problemi di copertura finanziaria in una situazione di bilancio molto complessa, a maggior ragione però le modifiche allo Statuto che non comportano costi per lo Stato, non dovrebbero incontrare ostacoli che si possano contrapporre ad una modifica di giustizia e civiltà, che non incide sul bilancio dello Stato ma che tutela in modo efficace il cittadino-contribuente".