Roma, 10 giu. (Adnkronos/Labitalia) - Pur avendo mostrato tassi di crescita superiori a quelli del pil, una potenziale spiegazione della scarsa performance nell’ultimo decennio del terziario italiano (se comparata a quella dei corrispettivi stranieri) è la bassa intensità degli investimenti - ossia, i ridotti investimenti in relazione al valore aggiunto. Emerge dall’incontro di oggi che ha visto il lancio dell’Osservatorio del terziario Manageritalia con un rapporto sviluppato in collaborazione con Oxford Economics (L’evoluzione del settore dei servizi in Italia dal 2010) e Bcf (L’impatto del Covid sui settori del terziario).

Una delle tendenze che è possibile vedere nei dati è che, con pochissime eccezioni, l'intensità degli investimenti è diminuita nell'ultimo decennio per quasi tutti i settori del terziario in Italia.