Roma, 17 lug. (Labitalia) - L’Associazione nazionale consulenti tributari plaude al recepimento, nel decreto Semplificazioni pubblicato il 16 luglio in Gazzetta Ufficiale, dell’indicazione che chiedeva l’allargamento all’indice Ini-Pec anche per i tributaristi. Il decreto legislativo del 7 marzo 2005, numero 82, viene dunque modificato inserendo, al comma 2 dell’articolo 6-bis, la seguente modifica 'nell'indice nazionale sono inseriti anche i domicili digitali dei professionisti diversi da quelli di cui al primo periodo, iscritti in elenchi o registri detenuti dalle pubbliche amministrazioni e istituiti con legge dello Stato' e successivamente, 'alla rubrica, dopo le parole 'delle persone fisiche', sono inserite le seguenti: 'dei professionisti' e dopo le parole 'in albi' sono inserite le seguenti 'elenchi o registri'.

“L’Ancot – ricorda il presidente Celestino Bottoni – ha lavorato ininterrottamente dal 2017, attraverso le audizioni a cui ha partecipato, per raggiungere questo risultato: voglio ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito al raggiungimento di un obiettivo che è una conquista per tutti, intendendo sia i colleghi che hanno combattuto questa battaglia di civiltà, sia i rappresentanti politici che hanno saputo coglierne l’importanza. L’inserimento dei tributaristi nel registro Ini-Pec è legato a filo doppio con il concetto di semplificazione. Era sconcertante che il legislatore non avesse inserito i tributaristi, riconosciuti dalla Legge 4/2013, nell’elenco, perché si tratta di una categoria professionale riconosciuta dal Mise e delegata dalle imprese ai rapporti con la Pubblica amministrazione”.

L’Ancot ritiene che "fosse anche logico sanare questo vulnus, perché già con le Pec i tributaristi assistono le imprese nei rapporti telematici con l’Agenzia delle Entrate e Riscossione: è dunque una modifica dagli ampi ed evidenti risvolti pubblici, perché la semplificazione riguarderà da oggi anche cittadini ed imprese, che consultando il registro potranno trovare anche le Pec dei professionisti non ordinistici e dunque avranno accesso ad un quadro più veritiero sotto il profilo informativo”.