ROMA (ITALPRESS) – “Ieri ho incontrato le consulte degli studenti, una loro rappresentanza con la quale abbiamo ragionato e ci siamo confrontati su una quantità enorme di temi. Parlano di una scuola in cui essere più coinvolti e in sicurezza con corso di orientamento più solidi. Per quanto riguarda l’esame, ho spiegato perchè il governo vuole un rientro alla normalità e su questo ci siamo confrontati”. Così il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a Radio 24. “Non siamo giunti a una conclusione, non era un negoziato, era un momento di ascolto, decide il Ministro. Ho detto che non devono aver paura. Le commissioni saranno interne con presidente esterno per garantire uniformità a livello nazionale. La scelta delle commissioni interne è stata accolta perchè ci sono stati livelli di insegnamento molto diversi in Italia. Gli insegnanti interni sanno cosa si è insegnato. Su dare più peso al percorso del triennio che all’esame ci sto ragionando su”. “Sto seguendo le occupazioni, soprattutto di Milano. Gli studenti parlano di edifici, il patrimonio di scuole è fondante il nostro paese. Rimettere in sicurezza le scuole è rimettere in sicurezza l’insegnamento. Gli studenti chiedono una scuola nuova, vogliono professori che ascoltano e non li facciano sentire abbandonati, non facciamo un sacco unico, ci sono situazioni diverse” aggiunge il Ministro dell’Istruzione. “I ragazzi vogliono una scuola in cui torni a essere un luogo di esperienza, non solo con più laboratori, con più didattica partecipata, ma anche con didattica che sia anche fonte di esperienze collettive. L’avevo chiamata ‘scuola affettuosà: pone al centro anche la vita collettiva. Questo è il lavoro che dobbiamo fare. Tutti mi domandano gli psicologi, più tematiche coerenti con la situazione di oggi, più educazione civica. Oggi il tema fondamentale è come facciamo ad affrontare questo malessere” ha concluso.
(ITALPRESS).
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Maturità, Bianchi "Incontrato consulte studenti, ma non era negoziato"
Nazionale - Maturità, Bianchi "Incontrato consulte studenti, ma non era negoziato"
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