MILANO (ITALPRESS) – “Qualunque ipotesi sarebbe veramente dissennata in questo momento, è troppo presto, ma verrà tutto quanto esaminato”. Lo ha detto la procuratrice aggiunta del Tribunale di Milano Tiziana Siciliano che indaga sull’enorme incendio divampato domenica 29 agosto in via Antonini, fortunatamente senza causare vittime. Alla domanda se il cortocircuito sia una delle possibili cause, Siciliano ha risposto che “è una delle ipotesi ovviamente” ma “è troppo presto”.
“I pannelli abbiamo visto che hanno preso fuoco però bisogna esaminare il materiale e sono tutte cose che andranno fatte in laboratorio- ha continuato la Procuratrice aggiunta. Per Siciliano “bisognerà anche verificare la normativa dell’epoca perchè questo palazzo ha dieci anni che sembrano molto pochi, ma in dieci anni tante normative sono cambiate ci sono anche nuove conoscenze sui materiali. Per cui tante cose da valutare ci sono che richiederanno tempo e grande accuratezza. Ho potuto avvicinarmi – ha concluso – ma all’interno al momento ci si può entrare con cure straordinarie perchè il grande calore si è sviluppato ha distrutto le solette. La struttura insieme regge ma le solette sono pericolanti. E’ molto pericoloso”.
(ITALPRESS).
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Incendio grattacielo a Milano, tra le ipotesi un cortocircuito
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