ROMA (ITALPRESS) – Buona la prima anche in campionato per la nuova Roma di Josè Mourinho. In un Olimpico finalmente aperto ai tifosi, i giallorossi battono la Fiorentina per 3-1 nel match d’esordio in Serie A e si presentano nel migliore dei modi al ritorno dei playoff di Conference League contro il Trabzonspor. In avvio di quella che sarà una serata di luci e ombre per la squadra capitolina non manca un pò di fortuna per lo Special One, visto che la partita viene messa subito in discesa dopo un quarto d’ora dall’espulsione comminata da Pairetto a Dragowski per un’uscita scriteriata in tackle su Abraham lanciato nello spazio. La superiorità numerica paga subito i dividendi e dopo meno di dieci minuti i tempi sono maturi per il gol del vantaggio della Roma. Abraham continua a seminare il panico tra i difensori viola e serve un assist al bacio per Mkhitaryan che a tu per tu col portiere non perdona. L’assistente Rossi, però, segnala fuorigioco, salvo essere smentito dal Var dopo la review che convalida il gol. La squadra di Italiano non si scompone, macina gioco prima dell’intervallo e sfiora il gol con Bonaventura. La ripresa si apre come peggio non potrebbe per i giallorossi, che restano anch’essi in dieci uomini per l’espulsione di Zaniolo a seguito di due cartellini gialli. Nell’ultima mezzora abbondante, dunque, inizia tutt’altra partita. Dopo due occasioni per Vlahovic e Pulgar, arriva il pareggio di Milenkovic con uno stacco perentorio sugli sviluppi di un piazzato. La gioia dei toscani dura però appena cinque minuti, visto che è ancora Abraham – che colpisce anche una traversa con un colpo di testa – a risultare decisivo per il 2-1, scattando sul filo del fuorigioco e servendo poi l’assist al bacio per il comodo appoggio di Veretout. Ancora una volta disattento l’assistente, stavolta Tegoni, che sbandiera offside, ma il Var rimedia all’errore e fa esplodere di gioia Mourinho e i tifosi. Titoli di coda a dieci dal termine quando ancora il centrocampista francese, ex di turno, trova il gol del 3-1 firmando la propria doppietta personale su assist di Shomurodov e chiudendo definitivamente i giochi.
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