MILANO (ITALPRESS) – Ferrero International, società capogruppo del Gruppo Ferrero, ha approvato il bilancio consolidato relativo all’esercizio chiuso al 31 agosto 2020. L’esercizio chiude con un fatturato consolidato di 12,3 miliardi, con un incremento del + 7,8% rispetto all’anno precedente, che aveva registrato un fatturato consolidato di 11,4 miliardi. A tale data, il Gruppo era costituito da 105 società consolidate a livello mondiale e 31 stabilimenti produttivi. I prodotti del Gruppo Ferrero sono presenti direttamente, o tramite distributori autorizzati, in oltre 170 paesi. L’organico medio del Gruppo nel 2019/2020 è stato di 34.121 unità, in aumento rispetto ai 33.003 dipendenti nel 2018/2019. L’organico puntuale al 31 agosto 2020 ammontava a 37.122 dipendenti, in aumento rispetto ai 36.372 al 31 agosto 2019. Il Gruppo ha visto crescere le vendite di prodotti finiti principalmente grazie alla crescita negli Stati Uniti e in altri mercati occidentali quali Germania, Francia e Italia; alla crescita di fatturato trainata da alcuni brand iconici come Nutella, Kinder Bueno e i prodotti freschi; al lancio di nuovi prodotti come Nutella Biscuits sul mercato italiano; al primo anno di completa integrazione nel bilancio consolidato di Gruppo di prodotti come Keebler nel mercato statunitense, a seguito dell’acquisizione del business dei biscotti di Kellogg Company, alla fine dell’anno fiscale 2018/2019. La crescita organica (escludendo l’impatto delle aggregazioni di business) si attesterebbe a un +1,5% ai tassi di cambio correnti. Il Gruppo Ferrero ha poi accelerato alcune iniziative, aumentando gli investimenti nei suoi marchi iconici, rafforzando contestualmente le attività interne di R&D. Anche quest’anno ha continuato a investire nel miglioramento e nell’ampliamento di stabilimenti, impianti e attrezzature. Il Gruppo ha sostenuto la propria strategia di sviluppo tecnologico attraverso l’espansione della propria capacità produttiva, con investimenti totali di 619 milioni. Sull’ammontare totale degli investimenti la parte più significativa è stata focalizzata su immobili, impianti e macchinari (534 milioni) principalmente in Italia, Germania, Stati Uniti e Polonia.
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