ROMA (ITALPRESS) – Una Roma dai due volti vince per 3-1 sul Verona. Travolgente nel primo tempo, sprecona e distratta nella ripresa. Sotto gli occhi di Dzeko e dei nuovi acquisti El Shaarawy e Reynolds, la squadra di Fonseca batte però con merito gli uomini di Juric e si porta a quota quaranta punti in classifica, tenendo a una lunghezza di distanza la Juventus, prossima avversaria. Dopo venti minuti, Fonseca deve fare i conti con due grane. La prima riguarda Smalling, costretto ad uscire per un problema fisico: al suo posto dentro Kumbulla. L’altra riguarda Pellegrini, ammonito per un fallo a centrocampo e squalificato contro i bianconeri. La trama della partita è quella dei pronostici della vigilia. La Roma costruisce dal basso senza disdegnare qualche lancio in più, il Verona prova a soffocare la manovra con il solito pressing ad uomo. Ma dopo un avvio a ritmi lenti, la squadra giallorossa trova tre gol nella prima mezz’ora. Prima è Mancini con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner a battere Silvestri per l’1-0. Subito dopo la firma del raddoppio è di Mkhitaryan: Borja Mayoral scatta in posizione regolare, aggira Silvestri e serve l’armeno che da fuori area col destro trova la rete con un destro sul primo palo. Al 29′ invece è il turno dell’ex Real: Pellegrini al volo da fuori area impegna Silvestri, lo spagnolo si fionda sulla corta respinta e firma il tris e il suo nono sigillo stagionale. Nella ripresa, Juric cambia: fuori Kalinic, dentro Lasagna. Ma la prima chance da gol del secondo tempo è della Roma: Pellegrini guida la ripartenza e serve Spinazzola il cui tiro è deviato coi piedi da Silvestri. E al 62′ il Verona accorcia le distanze grazie all’azione di due subentrati: Bessa crossa dalla destra, Colley schiaccia di testa e batte Pau Lopez. Nel finale l’ultima occasione capita sui piedi di Lasagna: l’ex Udinese scatta in posizione regolare e tenta un diagonale, che però termina largo.
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