ROMA (ITALPRESS) – “Il Covid non è politica, non è sport, non è gossip e questo spiega il caos informativo che ci ha sommersi”. Lo ha detto Alessandro Cecchi Paone, giornalista e conduttore, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia di stampa Italpress. Cecchi Paone, che ha presentato anche il suo libro “Covid segreto” scritto con il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ha spiegato che in questi mesi “i normali talk show che di solito si occupano di politica, economia o gossip” sono stati trasformati “in talk show sul Covid”.
“Hanno parlato tutti di Covid, dicendo la maggior parte delle volte grandi inesattezze o motivi di polemica – ha affermato Cecchi Paone -, tranne quelli che tutti gli italiani avrebbero ascoltato e seguito, perchè li considerano super-attendibili: Piero e Alberto Angela”.
Per Cecchi Paone il record del numero di morti è dovuto al fatto che “siamo il paese più vecchio al mondo dopo il Giappone. Abbiamo un’enorme quantità di persone anziane che sono più fragili e hanno malattie pregresse. Poi – ha proseguito – abbiamo anche la fine della medicina territoriale: molti anziani potevano essere curati a casa, per tempo, non andare in ospedale e non morire. Invece purtroppo abbiamo un sistema sanitario concentrato sull’ospedale. Non eravamo prepararti dal punto di vista del numero dei letti di terapia intensiva, ne avevamo un terzo di quelli della Germania”. Secondo Cecchi Paone, occorre “rinunziare al regionalismo nel campo della sanità, dei trasporti e delle scuole. Sono i tre settori che hanno determinato la catastrofe”, ha aggiunto. Il giornalista si è detto fiducioso nei vaccini. “Per la prima volta nella storia – ha spiegato – non solo abbiamo un vaccino pronto in un anno ma abbiamo tanti vaccini: un mazzo di carte di cui il nostro medico ci dirà qual è più adatto. Non si era mai visto – ha concluso – ed è motivo per guardare al prossimo anno e mezzo con molto ottimismo, serenità e fiducia nella scienza”.
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