Chatta sui social network mentre celebra un funerale. Sfrutta le pause della funzione religiosa per âscrollareâ la timeline del suo dispositivo mobile poggiato in un angolo dellâaltare ma a portata di click e controllare, fra una pausa e lâaltra, messaggi e post dei suoi amici.
Eâ accaduto domenica 29 novembre in una chiesa di Alatri. Protagonista don Antonio Castagnacci, parroco delle chiese di Santa Maria Maggiore e della Concattedrale dellâAcropoli, già in passato assurto agli onori della cronaca locale per altri episodi che lo hanno posto in aperto contrasto con i fedeli, giunti perfino ad organizzare una petizione popolare per chiederne la rimozione o il trasferimento.
Lâinedita performance del sacerdote stavolta è stata filmata da un gruppo di fedeli che erano in chiesa per partecipare al rito funebre. Accortisi che don Antonio aveva sistemato sullâaltare, accanto a sé, il suo dispositivo mobile, molto probabilmente un tablet, lo hanno tenuto dâocchio. Non câè voluto molto per accorgersi che durante la funzione, negli intervalli fra le sue parole e le risposte dei fedeli, a volte anche piuttosto lunghe, il prete approfittava della circostanza per scorrere con la mano sinistra le pagine del tablet (o cellulare che fosse), mentre con la destra officiava la sacra funzione. A volte, come si nota nel video, don Antonio si sofferma anche su alcuni punti, probabilmente post o messaggi particolarmente interessanti, per poi riprendere ad officiare.
E così don Antonio pare proprio averne combinata unâaltra delle sue, tornando di nuovo sulla bocca di tutti ad Alatri e dintorni. Il video, infatti, recapitato alla nostra redazione, attraverso i social e Whatsapp sta raggiungendo migliaia di persone divenendo virale.
Noi ve lo proponiamo così come ci è stato inviato, lasciando ognuno alle proprie considerazioni.
Ricordiamo solo che don Antonio circa un anno fa si trovò al centro di unâaspra contestazione, con tanto di raccolta firme, per alcuni divieti imposti durante un altro funerale, quello del povero e compianto Giacomo DellâUomo, parrucchiere di Alatri morto a soli 30 anni in Lombardia dove si era recato per un corso di aggiornamento professionale. Don Antonio Castagnacci, in quellâoccasione prima vietò di fatto la veglia funere al ritorno della salma e poi, il giorno dopo nel corso dei funerali, impedì alla sorella del ragazzo defunto di poggiare sulla bara una bella foto incorniciata del fratello. Di fronte alla protesta popolare si giustificò affermando che sul feretro potevano esserci solo i simboli della Cristianità ammessi dalla Chiesa e non un oggetto profano quale poteva essere la foto del povero ragazzo morto. Certo un oggetto blasfemo quellâimmagine incorniciata. Nulla a che vedere con il suo tablet. Quello sì che sullâaltare poteva esserci, anche e soprattutto per essere usato e, come a tutti è parso evidente, consultarlo e chattare nel bel mezzo di un funerale.