La sconfitta dell'ultimo turno di campionato con l'Albalonga non toglie il sonno al Cassino, ma dà quel sano fastidio impartito da una gara che poteva avere un epilogo più favorevole grazie ad una prova all'altezza per 60 minuti. L'ha detto pure il tecnico castellano Mariotti a fine incontro che, per quanto visto in campo, il risultato più giusto era il pari, ma ha anche aggiunto: "Questi tre punti me li prendo col sorriso e me li tengo stretti". E come dargli torto. C'è da dire che questo è anche il termometro di quanto il Cassino sia considerato anche da formazioni di vertice come l'Albalonga. Nel mirino della critica va quella prima mezz'ora ove il Cassino è andato in bambola sull'avvio veemente della formazione di Albano, nel quale poi è stato scavato il solco. Un Cassino timido, a tratti impaurito, in balìa degli avversari e che neanche il rigore (sbagliato) è riuscito a svegliare. La conclusione sporca di Ricamato a fine primo tempo ha suonato la sveglia e si è visto di più sia in fase propositiva che di contenimento. Regalare mezz'ora ad avversari di valore tuttavia non è cosa da poco, e proprio su questo che si baserà l'analisi di Urbano alla ripresa degli allenamenti prevista per oggi.

Le assenze di Maraucci e Celiento hanno fatto capire che la coperta degli over è abbastanza corta, specie quando a mancare sono in più di uno: i 5 under schierati per sopperire alla assenze (a dispetto dei 4 richiesti dalle norme) hanno funzionato contro Latte Dolce e Tortolì, ma appena si è alzata l'asticella della difficoltà è arrivato il ko. «Però dobbiamo metterci d'accordo su cosa ci aspettiamo da questo Cassino- afferma il direttore sportivo Riccardo Patini- il nostro obiettivo non è quello di qualificarci per gli spareggi, ma quello di disputare un torneo tranquillo di media-alta classifica. Noi siamo molto soddisfatti del campionato disputato fino ad ora che rispetta appieno la programmazione. È chiaro che lottare per i play off sarebbe un risultato eccezionale perché non preventivato. Giochiamo partita per partita a viso aperto, se poi dovessimo riuscire a guadagnare posizioni importanti non saremo lì a tirarci indietro. Ci sono 3-4 formazioni più forti di noi e che hanno anche budget diversi dal nostro, qualora ci sia spazio per lottare noi ci proveremo, ma non è l'obiettivo stagionale, sarebbe un di più». Sul risultato di domenica scorsa Patini non nasconde l'amarezza: «Nonostante il campionato tranquillo programmato, abbiamo dimostrato di essere pronti a giocarcela contro qualsiasi avversario, e non per ultima l'Albalonga con la quale il pareggio ci poteva stare tranquillamente. Anzi, a tratti ci siamo espressi anche meglio come qualità del gioco. Tolto l'approccio sbagliato la prestazione c'è stata. Poi dobbiamo considerare che siamo una squadra con un'età media molto bassa anche nei cosiddetti esperti, dove ci sono ragazzi giovani, vedi Brunetti che è del '95 e Cavaliere del '96». A fine gara, domenica, il presidente Rossi ha fatto intendere di aver percepito la problematica dell'esperienza, e che quel discorso poteva essere oggetto di approfondimento nella finestra invernale. Ipotesi che trova consonanza nelle parole del ds: «Con il mister ci aggiorniamo quotidianamente- chiude Patini- sicuramente ci sono degli aggiustamenti da fare a dicembre. È chiaro che non interverremo tanto per vedere qualche faccia nuova, è primario trovare dei calciatori che facciano al nostro caso. Non ci tireremo indietro ma sempre nell'ottica dei nostri obiettivi».