Domenica scorsa, l'Anitrella ha ottenuto un'importante vittoria contro l'Atletico Cervaro. Il 2-1 finale ha infatti permesso ai neroverdi di incrementare ad otto punti il distacco che li separa dalla zona play-out.
Roberto Patriarca, allenatore subentrato a Loreto Caldaroni nel corso della stagione, commenta così il successo ai danni del Cervaro. «Affrontavamo la partita, consci di avere alcuni problemi di formazione. Nonostante lo stato di emergenza, abbiamo prodotto una grande performance. Siamo stati compatti in fase difensiva e abbiamo creato numerose palle gol». Patriarca ha assunto la guida della squadra dopo la sosta natalizia. Ad inizio girone di ritorno c'è stato qualche risultato negativo, dovuto prevalentemente alle tante assenze. «In seguito alla vittoria contro Ferentino di fine gennaio, abbiamo raccolto appena un punto in quattro partite, a causa di una rosa piuttosto rimaneggiata fra infortunati e squalificati. Non potendo disporre di tanti ricambi, è normale si faccia più fatica a gestire gli imprevisti ».
Domenica prossima è in programma la trasferta di Piglio, contro una squadra in piena lotta salvezza. «Servirà una partita attenta, perche andremo al cospetto di un avversario molto agguerrito. La vittoria contro l'Atletico Cervaro ci ha dato più serenità, ma dobbiamo cercare di chiudere quanto prima il discorso salvezza, facendo un buon finale di stagione». Il mister giudica il campionato di quest'anno molto combattuto, aggiungendo un commento sulla capolista Sora. «La classifica è corta, sintomo di grande equilibrio. Per quanto riguarda Sora, ricordo bene la sconfitta dell'andata, disputammo un ottimo primo tempo. Stiamo parlando di una squadra che ha un'organizzazione alle spalle molto importante». Roberto Patriarca è molto legato ad Anitrella. Da calciatore, ha disputato quattro stagioni nelle fila neroverdi. «Quando il presidente Traversari mi ha chiamato per sostituire Caldaroni, l'ho fortemente ringraziato dell'opportunità concessami. Siamo una piccola società, difficile dire cosa ci attende in futuro. Adesso l'unica cosa che conta è la salvezza».