Nel girone D di Promozione si è interrotta domenica scorsa la corsa dell'Insieme Ausonia. Dopo due vittorie consecutive, infatti, l'undici di mister Gioia è stato fermato in casa dal Pontinia. Stop che ha consentito alla capolista Città di Anagni di allungare ancora e di archiviare il campionato. Con dodici punti di vantaggio a sette gare dal termine, infatti, i biancorossi aspettano solo la matematica per festeggiare l'approdo in Eccellenza.

«Credo che il successo finale dell'Anagni fosse definito a prescindere da domenica scorsa - ha detto Roberto Gioia. - Va dato il giusto merito a loro perchè hanno mantenuto un ruolino impressionante meritando di vincere il girone».
Per l'Insieme Ausonia, quindi, l'obiettivo da qui alla fine del torneo è mantenere la seconda piazza per poi tuffarsi nei play-off: «Credo che sarebbe un suicidio sportivo perdere la seconda posizione (al momento i punti di vantaggio sullo Sporting Vodice sono dieci ndr) ma è ovvio che dovremo mantenere alta la guardia senza sottovalutare questo finale di campionato».

Concentrazione massima anche e soprattutto per il prossimo incontro sul campo del Suio, compagine quarta in classifica: «Troveremo sicuramente un ambiente molto caldo ma andremo lì per ottenere i tre punti. Finalmente potrò contare su tutta la rosa, fatta eccezione per Gioia infortunato. Non è una scusante ma in questo campionato abbiamo fatto i conti in modo sproporzionato con infortuni e squalifiche».

Proprio la squadra allenata da mister Pernice è una delle sorprese positive di questo raggruppamento: «Sinceramente non mi aspettavo un simile rendimento dal Suio e nemmeno dallo Sporting Vodice, quindi complimenti a loro. Anche il Città di Anagni, sapevamo che sarebbe stata la squadra da battere, ma non in questi termini. Contro l'Aurora Vodice Sabaudia è arrivata la vittoria numero 22 su 27 partite giocate, un bottino impressionante».
A deludere, invece, sono state due compagini pontine: «Io come altri addetti ai lavori - ha concluso mister Roberto Gioia, - mi aspettavo un campionato ben diverso da Sezze e Terracina».