Pacchi di pasta gettati tra i rifiuti. Si tratta degli aiuti umanitari dati da enti caritatevoli ai poveri. Non è il primo caso in paese e intanto ci si interroga sul perché di un gesto che indigna le associazioni umanitarie e i cittadini. Prendono i pacchi alimentari ma poi li buttano. Uno strano modo di chiedere aiuto o forse non si tratta di veri poveri. Tant’è che per l’ennesima volta sono stati rinvenuti tra i rifiuti pacchi di pasta intatti nelle vicinanze del depuratore Fontana Magna.

E’ così partita una denuncia agli organi competenti per capire se ci sono delle falle nel sistema di distribuzione dei beni alimentari alle famiglie indigenti o che tali si professano. «È la terza volta che fra i rifiuti abbandonati fanno bella mostra di sé gli aiuti umanitari concessi dall’Unione europea alle persone bisognose - riferiscono i cittadini - la cosa sembra alquanto grave. Invitiamo coloro che sprecano questo cibo a non prenderlo se non ne hanno veramente bisogno ma a lasciarlo ai poveri».

«Appare evidente - commenta Marco Belli referente provinciale di Fare Verde - che la distribuzione dei generi di prima necessità ha delle falle gravissime perché le derrate alimentari invece di raggiungere le persone in difficoltà vanno nell’immondizia. Frutta e riso destinati ai poveri gettati in strada. Gli indigenti disprezzano il cibo e chiedono soldi e lavoro». Cassette di frutta ancora intatta sono state rinvenute in via Santa Teresa con tanto di scritta Cai. Pacchi di riso, invece, sono stati trovati in via Oviso e in via Mendrella. C’è forse qualche difficoltà nell’individuare le persone davvero indigenti e manca un chiaro regolamento.