Tre medaglie d’oro, tre titoli italiani, due nuovi record nazionali nel peso e nel disco. Quello del giavellotto è già suo da un pezzo.

Il tenente colonnello Campoccio, appartenente al gruppo sportivo Paralimpico Difesa, pluri medaglia d’oro, con tre nuovi primati italiani nelle mani freschi freschi, a Rieti ha dimostrato ancora una volta la sua abilità. E la sua caparbietà. E ha incantato tutti stringendo tra le mani il premio, il trofeo Renato Misturini come miglior atleta distintosi ai Campionati italiani.

I suoi numeri sono sbalorditivi: tre ori conquistati nel lancio del disco con il record di 20 metri e 11 centimetri, del giavellotto e getto del peso con il record di 9 metri e 12 centimetri. Superare se stessi nonostante le difficoltà per lui è ormai una prassi consolidata, come bere un bicchiere d’acqua.

È questo il grande insegnamento che ci regala ogni giorno l’esempio del tenente colonnello di Cassino, a cui l’ex sindaco Petrarcone aveva anche consegnato una speciale onorificenza.

Prima un grave incidente in servizio per cui gli venne riconosciuto il Ruolo d’Onore ed il distintivo di ferito in servizio da parte del Ministero Difesa. Poi è entrato a far parte del Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa dove pratica le discipline del peso, giavellotto e disco partecipando, pur portando ausili protesici esterni alle gambe, tra i normodotati ai master assoluti di atletica leggera di Cassino.

Nell’agosto 2015 subisce due lesioni celebrali che lo portano inevitabilmente a non deambulare e a perdere forza nel braccio e mano sinistra. Ma continua ad allenarsi in maniera costante presso l’80° Roma e a partecipare alla prima gara paralimpica del 2016 ad Ancona, Campionati italiani Indoor, conquistando tre medaglie d’oro e tre record nazionali nel peso, giavellotto e disco categoria paralimpica F34 - celebrolesione moderata - divenendo campione italiano.

Nell’aprile 2016 partecipa al Grand Prix Internazionale di Grosseto dove si classifica secondo, ma migliorando il primato nazionale italiano del getto del peso. Poi è al Cds Rieti dove conquista 3 nuovi tre primati italiani nazionali arrivando a misure di carattere ed importanza internazionale. E in questo mese potrà forse essere al Gran Prix Internazionale di Londra o Berlino, per poi volgere lo sguardo agli Europei e ai Mondiali: “Già mi sto allenando per i Mondiali del prossimo anno - dice con una normalità disarmante”, come se fosse la cosa più facile al mondo: “Battere i record europei su tutte le discipline? Ma certo - aggiunge Giuseppe”.

Un vulcano, davvero. Un esempio per tutti.