Chi male pensa... male fa. Questo è quanto accaduto ieri pomeriggio quando il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, si è lasciato andare allâennesima provocazione della sua carriera di massimo esponente del club rosanero. Il patron del Palermo, invece di pensare ai âdanniâ che sta procurando da anni alla sua squadra di calcio, ha dichiarato: «Sul secondo gol del Frosinone i difensori del Verona hanno guardato dallâaltra parte».
Il âcaroâ Zamparini, probabilmente, è abituato al âsuoâ calcio. Quello dove gli âinciuciâ fanno, purtroppo, parte del gioco. Nessun riferimento a quello che è accaduto a Modena in occasione della sconfitta della squadra del suo amico Preziosi contro il Carpi, ma ha parlato di una partita alla quale non ha assistito. Per cui non ha visto il Verona non mollare un centimetro su ogni pallone; non ha visto Paganini costretto a suturare nellâintervallo un taglio alla testa con tre punti; non ha visto le innumerevoli entrate dure degli uomini di Delneri dal primo minuto fino al fischio finale. E allora la sua ennesima dichiarazione fuori luogo e tempo a cosa può essere servita? A scaldare il clima per il 24 aprile quando la sua squadra giocherà al Comunale?
âCaroâ Zamparini, nessuno cadrà nelle tue sterili e insensate provocazioni. Perché il Frosinone, e tutti i suoi tifosi, amano il calcio vero. Sanguigno. Giocato sul campo dai suoi piccoli-grandi eroi. Quelli che dalla Lega Pro sono arrivati in A con il lavoro e lâabnegazione quotidiana (al âBentegodiâ erano ben sette al fischio dâinizio). Li sostengono nelle sconfitte più che nelle vittorie. Ma tutto ciò, caro Zamparini, tu non potrai mai capirlo. Troppo lontano dal tuo calcio business. Per cui non ti permettere più provocazioni del genere. Perché chi male pensa... male fa.