Lascia ancora strascichi l'aumento della Tari a Frosinone. Dopo il botta e riposta avvenuto in consiglio comunale tra minoranza e maggioranza, ora ad affilare le armi è la Uil. A generare la fortissima discussione è stato un rincaro delle bollette piuttosto elevato. Conti molto salati che superano i quattrocento euro medi a famiglia. Un vero e proprio salasso che ha dato il via alle proteste anche da parte di diverse associazioni. Frosinone, infatti, stando ai dati diffusi dall'associazione sindacale, è al nono posto tra le città italiane con i costi più alti. E' invece al terzo, dopo Ragusa e Agrigento, per incremento delle aliquote nel periodo 2014-2017, con un innalzamento registrato del 22,8%.

Lo studio è del servizio politiche territoriali, che ha elaborato i costi in 100 città capoluogo di provincia, prendendo come parametro una famiglia con una casa di 80 metri quadrati e 4 componenti e reddito ISEE di 17.812 euro. A Frosinone in media una famiglia paga ben 447,31 euro in un anno, più che a Napoli dove si paga 435,37 euro e in linea con le tariffe di Cagliari. In generale si paga più a Sud che a Nord (a Belluno sole 149,79 euro), unica eccezione Pisa che risulta al secondo posto. Il dossier della Uil ha portato alla luce un aumento esponenziale dei costi a carico delle famiglie frusinati soprattutto nell'ultimo biennio: se nel 2014 si pagavano 390,22 euro e 371,56 nel 2015, è nel 2016 che la tariffa ha avuto un'impennata costringendo i nuclei a sborsare ben 432,66 euro, cifra aumentata a 447,31 nell'anno in corso. In generale, tra il 2014 ed il 2017, ovvero in 4 anni dalla sua nascita avvenuta con l'istituzione della IUC (imposta unica municipale), la tassa sui rifiuti (Tari), è aumentata mediamente dell'1,1%, mentre nell'ultimo anno si assiste ad una diminuzione pari all'1,8% sul 2016.

«E' innegabile - sottolinea la Uil - che il costo di questa tassa sia comunque molto alto. Occorre pertanto affrontare con decisione il tema dell'efficienza del servizio e del contenimento dei costi di gestione per non continuare a gravare in maniera così pesante sulle famiglie».

Intanto il coordinamento interprovinciale per l'Ambientee la Sanità ha invitato per l'8 agosto, alla cassetta di legno dei Cavoni, i consiglieri comunali per aprire un confronto sulle tariffe applicate.