Tempi duri per chi sceglie di venire al mondo nella città volsca in questi giorni: l'allarme che sembrava rientrato non è rientrato per niente con le donne in dolce attesa dirottate su altre strutture. Ancora acque agitate nel reparto di ginecologia e ostetricia dell'Ospedale SS. Trinità di Sora: dei due medici che dovevano salvaguardare le nascite, neanche l'ombra. Oggi è previsto presso l'Asl di Frosinone un nuovo incontro tra i vertici del distretto ospedaliero ed i primari dei reparti dei nosocomi di Sora e Frosinone. Il sindaco De Donatis ce l'ha messa tutta per trovare una soluzione, ma ora da Sora il problema torna nuovamente nelle mani di Frosinone. A poco è valso il documento di inizio settimana. Infatti il commissario straordinario dell'Asl di Frosinone, il dottor Macchitella, mantenendo le promesse fatte al primo cittadino nella mattinata di lunedi ha proceduto con la redazione dell'atto nato dalla relazione del primario Costantino Testani circa la difficoltà a garantire il regolare svolgimento delle attività per carenza di personale. Il documento parla chiaro: con decorrenza immediata i due medici sono stati riassegnati al nosocomio sorano. È stato scritto quanto tutti si aspettavano, ma non si è avverato e il servizio, come recitano i referti del pronto soccorso sorano di questi giorni, ha ancora delle forti difficoltà a ripartire. I cittadini sulle pagine social hanno acceso la protesta che probabilmente sfocerà in un corteo o in dei veri e propri sit-in.

Sull'argomento torna a scrivere anche il consigliere provinciale Gianluca Quadrini che dichiara: «Mi dispiace aver letto in questi giorni rassicurazioni relative alla non chiusura del reparto di ginecologia e ostetricia del nosocomio sorano da parte di politici locali. L'atto sottoscritto dal dottor Macchitella è una chiara presa in giro che non cambia la situazione di difficoltà in cui versa il reparto che da qualche giorno ha ufficialmente chiuso le accettazioni. In più occasioni ho preannunciato il pericolo chiusura del reparto - continua Quadrini - La realtà è che barbaramente si continuano a perpetrare danni tagliando servizi sanitari importanti alle periferie in particolare sul sorano che ha un bacino di utenze di oltre 200mila abitanti quasi la metà dei cittadini della provincia di Frosinone che sono vessati, costretti a pagare sulla propria pelle il malgoverno di una Regione che fa solo proclami ma zero fatti».