Qualità dell'aria, a marzo si è tornati a respirare meglio. Dopo i dati preoccupanti di febbraio e, soprattutto, di gennaio, è stata infatti registrata una netta inversione di tendenza per quanto concerne l'emissione delle Pm10: questione che, nelle settimane passate, ha portato sia all'adozione di vari provvedimenti da parte dell'amministrazione comunale e atti a contenere lo smog, oltre ad un ampio dibattito su cause e soluzioni relativi all'inquinamento.

A certificare che la situazione è migliorata sono stati i rapporti dell'Arpa Lazio: la centralina di Bitta ha rilevato, per il mese di marzo, un unico sforamento della soglia indicata dalla legge (si è verificato lunedì 20, ndc) e con il picco più basso che si è avuto martedì 7. Ad incidere – ma la nostra è soltanto una valutazione parziale – più dei blocchi alla circolazione del traffico (le tanto discusse domeniche ecologiche), è stata soprattutto la limitazione dei riscaldamenti, complice anche l'aumento delle temperature in alcuni giorni che ha indotto molte persone a regolare oppure spegnere del tutto i termostati delle caldaie.

Nel frattempo, l'assessorato all'Ambiente, guidato dalla dottoressa Alessia Santoro (Alatri unita) sta proseguendo nel lavoro di stesura del piano per il miglioramento dell'aria, frutto di una concertazione con altri enti istituzionali, sia essi vicini che superiori. I dati di marzo, per quanto positivi, non devono far abbassare la guardia e l'obiettivo è quello di individuare ed eliminare del tutto o quasi le fonti che innalzano il livello delle polvere sottili. Gli sforamenti dall'inizio dell'anno sono 26 e, come molti sanno, una volta toccato il "tetto" dei 35, scattano automaticamente le disposizioni per arginare lo smog: vi è ancora un "bonus" di nove giorni da "consumare" da qui alla fine del 2017. E' legittimo pensare che non sarà sufficiente: per questo il contenuto del piano dell'assessore Santoro assumerà ancor più valore e importanza.