A gennaio i tre malviventi a volto scoperto tentarono di rapinare l’agenzia della banca di Roma Unicredit, in Piazza V. Emanuele. Una azione criminosa che determinò anche un sequestro di persona. I tre ladri, dopo aver immobilizzato un impiegato, legandogli i polsi con fascette di plastica, dietro minaccia verbale facendo presupporre che detenessero delle armi, costringevano la direttrice ad aprire la cassaforte che risultava però vuota in quanto tutto il denaro contante era custodito in mezzi temporizzati. Stante l’indisponibilità di contante, rinchiudevano la direttrice, il cassiere ed un cliente nell’ufficio in uso alla direttrice, legando loro i polsi dietro la schiena con delle fascette in plastica. Le indagini, avviate immediatamente da personale del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale in collaborazione con quello della Stazioni Carabinieri di Pofi (Fr) e poi di San Pancrazio (Br), hanno consentito di identificare i responsabili. Le attività sono iniziate anche grazie al contributo testimoniale di un cittadino, che ha permesso di risalire all’individuazione della macchina intestata ad una donna residente a San Pancrazio, imparentata con un pluripregiudicato con alle spalle numerose rapine e quindi possibile autore anche della rapina di Pofi. Da qui sono partiti gli accertamenti che hanno subito portato, attraverso il confronto dei filmati della sorveglianza con le foto segnaletiche, al riconoscimento, effettuato dai Carabinieri di San Pancrazio, di due pluripregiudicati pugliesi. La successiva analisi dei tabulati telefonici ha confermato la loro presenza il giorno della rapina in Pofi unitamente ad altro soggetto di origine laziale. Durante il proseguo delle indagini, il personale operante ha intuito che due dei tre soggetti individuati stavano progettando una imminente rapina in danno di uffici postali ubicati nel territorio della provincia di Latina. Successivamente è emerso altresì che il soggetto pugliese, per motivi sconosciuti, decideva di non partecipare all’atto criminoso mentre l’altro avrebbe con molta probabilità portato comunque a termine il progetto in danno di uno degli uffici postali. Nella mattinata del 17.03.2015 è stato pertanto predisposto un servizio di O.C.P. unitamente al personale della Stazione territorialmente competente grazie al quale si impediva l’azione criminosa in danno dell’ufficio postale ubicato nel comune di Roccamassima (LT). Infatti lo stesso è stato individuato e bloccato a breve distanza dall’obiettivo e trovato in possesso di una pistola risultata essere provento di furto. Le successive indagini, hanno permesso di apprendere l’intenzione da parte degli altri due indagati di voler perpetrare una rapina in danno di uffici postali, banche o addirittura l’assalto ad un portavalori, nonché la loro estrema pericolosità sociale. Infatti, era loro intento condurre tali azioni mediante il reclutamento di altre persone avvezze a tali attività da coinvolgere nella fase esecutiva dell’azione delittuosa mediante l’uso di armi. Tutti e tre i malviventi si trovano agli arresti domiciliari.