Quindi si è dovuto approntare una sede di “emergenza” nella struttura della secondaria superiore. Le polemiche nascerebbero dal fatto che questa struttura, in cui gli studenti della primaria ascolteranno il primo suono della campanella dell’anno scolastico 2015/2016, non sarebbe propriamente a norma. Mancherebbero, infatti, le uscite di sicurezza e anche la scala esterna di emergenza. Le proteste sono diventate ancora più feroci quando si è sparsa la voce che l’Amministrazione comunale avrebbe pensato di far firmare una sorta di liberatoria ai genitori dei bambini che sono stati spostati nella sede temporanea. Questa idea, che se confermata accerterebbe una certa pericolosità della struttura, pare non sia piaciuta alle mamme ed ai papà – o meglio ad alcuni di loro, che starebbero organizzando una sorta di comitato per opporsi. Intanto, quello che è certo è che per tutta la settimana c’è stato un gran viavai per portare banchi, lavagne e quant’altro necessario per allestire le aule in cui domani siederanno gli allievi.
Quello della sicurezza non sarebbe certamente l’unico problema, anche se naturalmente è il più importante. Di fatto sembrerebbe anche che non sia stato fatto nulla per permettere che la struttura delle scuole elementari, splendido esempio di architettura organica che per parecchi decenni ha accolto generazioni e generazioni di studenti sandonatesi alle prese con gli studi primari, fosse pronta per un appuntamento così importante. Si tratta dello stesso edificio che per anni è stato al centro dell’interesse delle varie amministrazioni che si sono susseguite, i cui rappresentanti hanno cercato di ottenere quello che oggi è realtà: accorpare elementari e medie in un solo edificio e approfittare degli spazi della struttura che insiste vicino al Comune per assegnarli alle varie associazioni del paese. Tornando alla polemica, si saprà nelle prossime settimane come l’Amministrazione comunale ovvierà al problema della sicurezza carente, quando termineranno i lavori alla struttura originale, e anche se la scuola elementare tornerà nella sua sede storica. La speranza è che non accada come nella vicina Atina, dove le scuole elementari furono spostate a seguito del sisma dell’ottobre 2009 all’ostello che ancora oggi le ospita.