È stato grazie ad un referendum che gli italiani hanno scelto tra monarchia e repubblica, nel tardo 1946, sempre grazie ad un referendum il popolo si è espresso sulla legge sul divorzio e quella sull’aborto.

L’istituto referendario è il massimo strumento di democrazia diretta garantito dalla nostra costituzione, e viene utilizzato ancora oggi per abrogare o confermare un disegno di legge. Tutti ne parlano, ma pochi, forse comprendono le ragioni del no al referendum costituzionale confermativo della legge Renzi-Boschi, la cui data, peraltro, è ancora da definire.

Domani ore 17 il fronte provinciale per il No al referendum costituzionale si riunisce a Vallecorsa, perla degli Ausoni. L’evento è organizzato da UGL Credito Lazio e vedrà la partecipazione di vari esponenti del centro-destra provinciale. Nel corso della conferenza si discuteranno le ragioni del “no” alla riforma Renzi-Boschi.

A mediare, la giovane presidente di Gioventù Nazionale Vallecorsa, Francesca Sacchetti. Intervengono Alessio Storace, vice segretario generale del sindacato UGL Credito, Massimo Ruspandini, vice coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Mario Abbruzzese consigliere regionale del Lazio per Forza Italia, e Pasquale Ciacciarelli, coordinatore provinciale di Forza Italia.

L’appuntamento, presso la Biblioteca Comunale, vedrà riunito l’esercito del centro-destra provinciale, diviso tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, per discutere di un  tema così “caldo” come quello del no all’italicum. Un appuntamento immancabile, per chi ancora non sa cosa votare, per coloro che vorrebbero saperne di più, per coloro i quali sentono quanto l’istituto referendario sia importante per una Repubblica che affonda le proprie radici su quest’importante strumento di democrazia diretta.