Spacciava hashish: arresti domiciliari per un profugo del Gambia ospite in una struttura di accoglienza situata a ridosso del centro storico. L'operazione è stata condotta dai carabinieri di Ceprano, coordinati dal maresciallo Carmine Cosma, che da giorni erano sulle tracce del sospetto pusher.

Gli uomini dell’Arma sono entrati in azione martedì pomeriggio cogliendo in flagranza il giovane africano, da tempo in città con un gruppo di profughi inseriti nel progetto “Freedom”, mentre consegnava una dose di hashish a un ragazzo del luogo. Immediatamente il profugo è stato fermato, identificato e condotto in caserma.

Poco dopo i militari hanno effettuato una perquisizione nell'abitazione del giovane e qui hanno rinvenuto altre tre dosi dello stesso stupefacente. La droga e denaro, ritenuto frutto dello spaccio, sono stati sequestrati e il gambiano è stato arrestato con l'accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Ieri il processo per direttissima e la convalida dell'arresto da parte del magistrato.
L’episodio ha alimentato subito i commenti dei residenti, alcuni improntati all’intolleranza nei confronti degli immigrati ospiti delle strutture di accoglienza del territorio, accusati di rendersi spesso protagonisti di risse, violenze e spaccio di droga.

Eppure si tratta di soggetti inseriti in progetti strutturati che prevedono l'ospitalità e la garanzia di una piccola somma giornaliera, a quanto pare insufficiente alle esigenze di qualcuno di loro. Tuttavia, come dimostra quest’ultimo caso, la particolare vigilanza assicurata dai carabinieri dà prova di funzionare sul piano della repressione dei reati e della loro prevenzione.