Il Presidente de La Torre, associazione per la lotta alla tossicodipendenza, Don Antonio Di Lorenzo lancia un grido d’allarme segnalando il diffuso uso di crack, la cocaina da fumare che, negli anni ‘80, dilagò negli Stati Uniti al punto tale che il periodo passò alle cronache dei giornali con il nome di “epidemia del crack”.

Abbiamo incontrato Don Antonio per affrontare la delicata questione e comprendere cosa stia accadendo a Ceprano e dintorni. 

Don Antonio cosa si sta verificando di tanto grave sul nostro territorio?

«Dai dati che mi giungono dall’associazione che presiedo da oltre trent’anni, posso affermare che pare che la famosa epidemia del crack degli anni ‘80 sia giunta nel nostro territorio».

Perché il crack?

«Mi preme precisare che è falso il luogo comune per cui il crack si sia diffuso in quanto più economico della cocaina. In proporzione, il costo del crack e quello della cocaina si equivalgono, la differenza viaggia nella quantità di droga venduta. Il prezzo al grammo è il medesimo, ma la droga viene venduta in piccole dosi, così da poter essere accessibili a chiunque». 

Quali sono gli effetti del crack?

«Il crack porta vapori di droga pura al cervello, dove viene assorbita con più velocità e potenza, producendo una sensazione fortissima in appena cinque secondi, con un effetto che dura sui dieci minuti, comportando, di conseguenza, maggiore assuefazione e dipendenza. Tra gli effetti a breve termine si registrano: perdita di appetito, aumento del ritmo cardiaco, della pressione sanguigna e della temperatura corporea, disturbi del sonno, nausea, allucinazioni, irritabilità, ansia e paranoia, depressione, convulsioni, panico e psicosi. Gli effetti a lungo termine sono devastanti: danni permanenti al sistema circolatorio, infiammazioni dei reni, del fegato e dei polmoni, grave carie dentaria, disfunzione sessuale con danno riproduttivo e sterilità. Inoltre, vi sono alte probabilità di ictus e di morte, per arresto cardiaco o deficit respiratorio».

Un consiglio da chi come lei ha una solida esperienza...

«Date ascolto a chi, senza presunzione, sa quali danni devastanti procura ogni tipo di droga sulle persone, sulla famiglia e sulla società: state lontani dalla droga e, se vi occorre, non esitate a chiedere aiuto».