Armi e munizioni illegali, cinquantaduenne in manette. L’operazione dei carabinieri della Stazione di Picinisco ha permesso di trovare un fucile calibro 12 a doppia canna, perfettamente funzionante, dalla matricola abrasacon5 cartucce dello stesso calibro. Un’arma “fantasma”, che l’uomo finito poi in manette per “detenzione illegale di armi e munizioni” avrebbe custodito in una rimessa, forse un pagliaio, attigua all’abitazione.

Il blitz è scattato nell’ambito di mirati controlli volti a prevenire in particolar modo le stragi di cani da tartufo legate ad una vera e propria guerra tra tartufai della zona. Vittime delle polpette killer, però, non solo segugi addestrati e con tanto di pedigree. A rimetterci la vita, in un insano gioco al massacro tra allevatori che, invece, dovrebbero amare i cani più di ogni altra cosa, erano stati anche cani “comuni”. Tante le esche avvelenate distribuite sulle montagne della Valle di Comino, tanto che i proprietari - soprattutto negli ultimi mesi - sempre più spesso non sono riusciti a salvare i loro amici a quattro zampe.

Non solo. Nell’ambito di questa tremenda e sotterranea guerra tra tartufai si era persino registrato il furto di un’auto poi gettata in un burrone sulla Sora-Pescasseroli in territorio di San Donato. Per questo il servizio di controllo dell’Arma della Compagnia di Cassino era stato ulteriormente rafforzato, portando all’intensificarsi di ispezioni e perquisizioni a tappeto. Nelle scorse ore, proprio a seguito di uno dei mirati controlli coordinati dal maresciallo Palmieri - è spuntata fuori l’arma dalla matricola abrasa e le munizioni illegali. E per il cinquantaduenne è scattato l’arresto. Giudicato con rito per direttissima, è stato condannato a un anno e 4 mesi di reclusione, oltre alla presentazione alla Pg per 3 giorni a settimana.