Ritrovata abbandonata in un dirupo parte della refurtiva del colpo messo a segno la scorsa settimana nel Santuario della Madonna del Carmine.

Un'urna vuota e rotta, le vesti della statua del Bambino di Praga, teche svuotate sono state ritrovate presso l'area boschiva sita sul retro del Convento e restituite ai Padri Carmelitani Scalzi. Il ritrovamento è stato effettuato dai carabinieri di Ceprano, coordinati dal luogotenente Bruno Falena, a seguito di segnalazioni da parte di cittadini.

Alcuni hanno notato oggetti particolari fra il verde, hanno avvisato le forze dell'ordine che si sono recate sul posto, hanno effettuato controlli, e ritrovato il materiale danneggiato abbandonato dalla banda che ha effettuato una cernita degli oggetti di valore.

Le indagini sul furto sacrilego, conseguentemente al quale la chiesa è stata spogliata di candelabri, ex voto ed arredi sacri di valore, proseguono a ritmo serrato. Gli uomini del luogotenente Falena stanno effettuando accertamenti, indagini e verifiche allo scopo di risalire agli autori del furto. Il filone di indagine si sta sviluppando in due direzioni: a livello locale ed esterno.

Non è escluso infatti che il furto abbia matrice locale con collegamenti operativi alla banda esterna che di fatto è entrata in azione in piena notte alla ricerca di oggetti di valore, magari da fondere per ricavare materiali preziosi. I ladri che hanno agito al Santuario, che non è escluso che siano gli stessi che qualche giorno prima avevano tentato di rubare presso la Collegiata di Santa Maria Maggiore fallendo nell'intento, si sono mossi con estrema tranquillità come se conoscessero bene luoghi ed obiettivi.

Dunque potrebbero essere del luogo o avere “basisti” ed informatori che hanno spianato loro la strada consentendo di agire indisturbati. Non è escluso comunque che non si arrivi a individuare i responsabili del furto, l'attività investiga è intensa e proficua.