Sono due i campi in cui muoversi, quelli individuati dalla difesa della famiglia Mollicone, per rintracciare l’assassino di Serena. Si tratta della definizione delle categorie per procedere nella comparazione di profili genetici e di impronte. E del campo - ancor più vasto - delle richieste da avanzare alla Procura. Due campi che, oltre ogni ragionevole dubbio, potrebbero ricondurre al nome del responsabile della morte della studentessa di Arce. «Lo abbiamo deciso nell’incontro tenuto ieri con il nostro consulente, il generale Luciano Garofano, chiamato (con la dottoressa Volpini) ad affiancarci in questa fase. Abbiamo trovato una piena e intensa comunanza di idee su come procedere, come così come già prima della riapertura del caso» ha spiegato l’avvocato Dario De Santis. Individuati gli ambiti, ora si passa al dettaglio.

La difesa di papà Guglielmo è pronta a creare apposite schede per ogni richiesta con tutte le indicazioni preliminari alle attività da effettuare. Un lavoro mastodontico, ma che non spaventa chi è abituato ad operare con serietà e con una tenacia esemplare. Lo dimostra l’impegno profuso e la fermezza di quindici anni di ricerche e di battaglie, sostenuti dall’amore per la verità. Per quanto concerne le categorie di soggetti da sottoporre all’analisi del Dna si può parlare dell’individuazione di almeno 8 differenti tipi. Andando anche fuori da Arce. Per l’altro aspetto, invece, è plausibile una serie di nuovi interrogatori. Ma non solo. L’incontro con il procuratore è slittato agli inizi di marzo. Le telecamere Rai, invece, anche oggi saranno impegnate a raccontare gli ultimi sviluppi.