La "guerra dei collegi" si combatte adesso a colpi di simulazioni, sondaggi e studi. Ma non per questo è meno dura. Nell'edizione di ieri il Corriere della Sera ha proposto uno studio frutto di una collaborazione tra la società Reti e YouTrend. Nel proporzionale emerge ancora una volta una situazione senza vincitori: 141 deputati al centrodestra, 111 al Movimento Cinque Stelle, 109 al Pd, 24 a Liberi e Uguali. Mentre, per quanto riguarda i 232 collegi uninominali maggioritari, gli stessi vengono classificati in "deboli", "in bilico" e "forti" per i rispettivi schieramenti. Quelli della Camera della Ciociaria (Frosinone e Cassino) vengono considerati "forti" per il centrodestra. Vale a dire che la coalizione di Berlusconi, Salvini e Meloni è data in vantaggio di più di dieci punti percentuali. Naturalmente è ancora presto e bisognerà vedere cosa succederà in questi mesi e quali saranno i candidati. Però l'indicazione è netta. Sempre il Corsera ha riportato il nome di Mario Abbruzzese tra i volti nuovi di Forza Italia per le prossime elezioni politiche. Scrive Tommaso Labate: «Praticamente certi di un posto in lista sono i consiglieri regionali Mario Abbruzzese, che presidia la Ciociaria, e Franco Battistoni, quest'ultimo a Viterbo».
In ogni caso è chiaro che le rilevazioni comunque stanno influenzando i partiti. E le relative scelte. Il fatto che i collegi della provincia di Frosinone vengono dati "certi" per il centrodestra può spingere più di qualche big nazionale a guardare in direzione Ciociaria, specialmente nel proporzionale. Mentre invece nel Partito Democratico potrebbe verificarsi l'effetto opposto: grande corsa al proporzionale, dove però gli spazi potrebbero essere ugualmente chiusi dai leader nazionali. Il discorso, anche se speculare, arriva alle stesse conclusioni. Dal momento che la "caccia" ai seggi sarà senza esclusione di colpi. I Democrat hanno tre uscenti (Francesco Scalia, Maria Spilabotte e Nazzareno Pilozzi) e un "pezzo da novanta" come Francesco De Angelis. A disposizione, realisticamente, un solo posto eleggibile nel listino. Troppo poco.