«Possiamo vincere sia alle politiche che alle regionali, ma non dobbiamo commettere errori. Soprattutto sulle alleanze. È vietato sbagliare». Mario Abbruzzese, consigliere regionale e leader provinciale di Forza Italia, detta la linea alla vigilia di una stagione decisiva.

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, ha stoppato l'alleanza con Alfano alle regionali siciliane.
«La posizione della Meloni, ma anche di Salvini, non è del tutto sbagliata: le regionali in Sicilia avranno una valenza nazionale e Alfano dovrebbe dare un segnale chiaro, rompendo l'alleanza con il Pd».

Nel Lazio sarà la stessa cosa?
«Nel Lazio la situazione è diversa. Intanto con Alternativa Popolare abbiamo buoni rapporti e poi in alcune realtà importanti (come Frosinone) loro hanno appoggiato il nostro candidato sindaco. Alle regionali possiamo vincere con lo schema collaudato anche in questa provincia: Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega, liste civiche e naturalmente Alternativa Popolare. I sondaggi ci premiano e Nicola Zingaretti è il primo a saperlo».

Ma lei sta pensando di ricandidarsi alla Regione? Se il centrodestra vince farà l'assessore?
«Sono consapevole che la risposta "sto lavorando per Forza Italia e sono a disposizione del partito", nella migliore delle ipotesi verrà considerata tattica. Ma è proprio così. In Ciociaria siamo tra il 25 e il 27% e sto cercando di dialogare con la classe imprenditoriale per capire come rilanciare il territorio. Sicuramente sarò candidato: alla Camera, al Senato o alla Regione. Seguirò le indicazioni del nostro leader di riferimento, Antonio Tajani».

Per la presidenza della Regione alla fine il centrodestra candiderà Giorgia Meloni o si faranno le primarie, magari con la partecipazione anche di Ottaviani?
«Alla Regione si vota con il turno unico: le alleanze saranno decisive. Mentre con il doppio turno il peso del candidato è maggiore. È chiaro che un leader del calibro della Meloni ha un "diritto di prelazione", ma non credo che lei sia interessata. Con le alleanze giuste un candidato "normale" andrebbe benissimo. Ottaviani ha capacità per concorrere a qualsiasi ruolo, ma va lasciato libero di decidere. Credo però che voglia restare a fare il sindaco e questo gli fa onore».

È Antonio Tajani il possibile candidato del centrodestra alla presidenza del consiglio?
«Tajani ha una caratura internazionale notevole, oltre che una rete di relazioni enorme. Se vogliamo ridare dignità internazionale al Paese lui è la persona giusta».

A livello provinciale in Forza Italia non mancano fibrillazioni sulle future candidature. Le primarie risolvono tutto?
«C'è spazio per tutti, non dobbiamo commettere l'errore di ragionare in termini di caselle o poltrone. Bisogna fare l'operazione opposta: spalancare le porte del partito. Se ci sono più disponibilità, avanti con le primarie».

Possibile candidatura di Antonello Iannarilli e opzione di rientro di Alfredo Pallone. Più di qualcuno non è d'accordo.
«Vale il discorso delle porte spalancate, ma con il rispetto delle regole del gruppo dirigente e di chi ci ha messo sempre la faccia anche in questi anni difficili».

Chi sfiderà Antonio Pompeo per la presidenza della Provincia?
«Un sindaco di una città importante: Frosinone, Cassino, Pontecorvo. Vogliamo vincere anche alla Provincia».