Li vuole tutti in campo per favorire il pieno di voti, ma sa perfettamente che non sarà semplice mantenere gli equilibri all'interno di Forza Italia. Mario Abbruzzese, consigliere regionale e leader provinciale di Forza Italia, è un capitano di lungo corso. Sa che certe situazioni vanno affrontate con... una terza via.

Infatti annuncia: «Se le disponibilità per le candidature a Camera, Senato e Regione dovessero essere maggiori rispetto ai posti a disposizione, allora faremo le primarie. Rivolgendoci direttamente ai cittadini». Quindi sottolinea: «Una soluzione in grado di aprire il partito e spazzare sul nascere i dubbi di chi potrebbe non condividere cabine di regia ristrette. Forza Italia si prepara a tornare al Governo del Paese e della Regione: le nostre strategie saranno inclusive».

Il punto è che la forte presa di posizione del presidente del consiglio comunale di Frosinone Adriano Piacentini è destinata a pesare sul tavolo delle prossime candidature. Piacentini ha chiesto maggiori spazi per il gruppo del capoluogo, invitando il partito a tenere conto del fatto «che non possono essere premiati quelli che in questi anni hanno attaccato Forza Italia».

Sia per le regionali che per Camera e Senato l'esigenza è quella di "coprire"tutti i territori. Spiega Mario Abbruzzese: «L'esigenza sollevata da Adriano Piacentini è reale e condivisibile. È giusto che Frosinone abbia risposte serie e concrete in termini di rappresentanza all'interno di Forza Italia. La straordinaria vittoria elettorale del sindaco Nicola Ottaviani al primo turno è frutto di una grande lavoro di amministrazione ma anche di impostazione politica. E il gruppo del capoluogo ha avuto un ruolo imprescindibile. È perfino normale che Forza Italia ne terrà conto».

La traduzione dal politichese è semplice: il presidente del consiglio comunale Adriano Piacentini e il capogruppo Danilo Magliocchetti saranno in corsa. Senza dimenticare che il sindaco Nicola Ottaviani potrebbe addirittura dire la sua sulla candidatura alla presidenza della Regione. Anche se la fattispecie dell'ineleggibilità è complicata da superare. Certo è che il gruppo "azzurro" di Frosinone avrà un ruolo più incisivo nelle dinamiche provinciali di Forza Italia.

Mario Abbruzzese poi aggiunge: «In ogni caso invito tutti a concentrarsi sui programmi e sull'unità del partito. Se Forza Italia in provincia di Frosinone viaggia su percentuali tra il 25 e il 27% è per l'approccio che abbiamo avuto sui temi reali. È questo l'appello che intendo fare ai quadri dirigenti del partito: concentriamoci sui Piani di riconversione industriale da adottare nell'Area di crisi (tema del quale nessuno parla), concentriamoci sui temi della sanità (che nessuno affronta) e sulle opportunità delle Apea, le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (che molti ignorano), studiamo soluzioni percorribili sul versante della mobilità sostenibile. L'aspirazione alla candidatura è legittima, ma non può essere fine a se stessa. Chi dovesse concentrarsi soltanto sull'obiettivo della candidatura sappia sin d'ora di aver sbagliato indirizzo».

Nota ancora Mario Abbruzzese: «Per il resto, il partito non è una caserma. Stare insieme è difficile, specialmente in un contesto dove il livello di competizione è molto alto e il confronto e il dibattito rappresentano un impegno quotidiano. Ma guai ad arrivare allo scontro. Chiedo a tutti di remare nella stessa direzione. Gli appuntamenti all'orizzonte sono fondamentali, a cominciare dalle politiche e dalle regionali. Poi dobbiamo continuare a distinguerci da quei partiti che non fanno altro che dividersi e litigare. Il mio è un richiamo ufficiale ai quadri e ai dirigenti del partito: occorre senso di responsabilità. Il confronto potrà pure essere aspro, ma bisogna evitare di aprire un pollaio. Ci sono tutte le premesse per vincere e per avere ognuno i propri spazi». Pure in questo caso la traduzione dal politichese è semplice: tutti in campo. Anche a costo di celebrare le primarie.