Si chiama "indice di produttività" e rappresenta una sorta di termometro per consultare l'operato di senatori e deputati. Anche se poi proprio sul sito di Openpolis (tra i più cliccati a Montecitorio e Palazzo Madama) è scritto: «L'indice di produttività non prende in considerazione il lavoro, anche rilevante, che alcuni parlamentari svolgono per gli incarichi necessari al funzionamento della macchina politica e amministrativa del Parlamento (commissioni, gruppi, comitati, giunte, collegi)». Però alla fine i numeri hanno un loro peso.

Il senatore Francesco Scalia (Pd) ha un indice di produttività pari a 161,9 e in classifica è in posizione numero 177 su 315. Su 17.466 votazioni elettroniche, dato aggiornato al 27 luglio scorso, Scalia è stato presente il 91,95% delle volte, assente il 4,35% e in missione il 3,70%. Per completezza di informazione va detto che con il termine assenza si intendono i casi di non partecipazione al voto, sia quando il parlamentare è fisicamente assente, sia quando è presente ma non vota e non partecipa a determinare il numero legale. Scalia risulta primo firmatario di 6 disegni di legge e cofirmatario di 176. Per 61 volte (0,38%) ha votato diversamente dal proprio gruppo parlamentare. In termine tecnico si chiama "voto ribelle".

Maria Spilabotte, senatrice del Pd, ha un indice di produttività di 104,1 e in classifica è al 222° posto su 315. Vanta l'87,5% delle presenze in sede di votazioni elettroniche, il 6,35% di assenze, mentre era in missione il 6,14% delle volte. Prima firmataria di 5 disegni di legge, cofirmataria di 196, in 107 occasioni (0,70% del totale) ha votato diversamente dal proprio gruppo parlamentare.

Il senatore Marino Germano Mastrangeli è stato eletto nel Movimento Cinque Stelle, ma è stato uno dei primi ad uscire dalla formazione di Beppe Grillo, aderendo al Gruppo Misto. Ha un indice di produttività pari a 23, cifra che lo colloca in posizione numero 314 su 315. Su 17.466 votazioni elettroniche è stato presente nel 59,28% dei casi e assente nel 40,72%. Cofirmatario di 139 disegni di legge.

Passando invece alla Camera dei deputati, Luca Frusone (Movimento Cinque Stelle) ha un indice di produttività di 233,8. In classifica figura al 185°posto su 630 deputati. Su 23.387 votazioni elettroniche (il dato è aggiornato al 28 luglio scorso), è risultato presente il 64% delle volte, assente il 28,04% e in missione il 7,96% dei casi. Primo firmatario di 3 disegni di legge, cofirmatario di altri 76. In 115 occasioni (0,77% del totale) ha votato in maniera diversa dal proprio gruppo parlamentare.

Nazzareno Pilozzi, deputato del Partito Democratico, ha un indice di produttività di 242,3 e in classifica è in posizione 177 su 630. Nelle votazioni elettroniche ha il 75,33% delle presenze, il 24,67% delle assenze. Cofirmatario di 51 disegni di legge e relatore 34 volte. In 33 occasioni (0,19% del totale) ha votato in modo diverso dal gruppo parlamentare.

Openpolis passa al setaccio l'intera attività dei parlamentari. Sul voto di fiducia legato al decreto Mezzogiorno Scalia ha votato in maniera favorevole, come pure sul decreto vaccini. Come pure Maria Spilabotte. Mentre Marino Mastrangeli era assente. Contrario al decreto vaccini Luca Frusone, favorevole Nazzareno Pilozzi. In autunno si comincerà a parlare seriamente di candidature, dal momento che la legislatura termina a febbraio. Naturalmente, come sempre, le strategie politiche si faranno all'interno dei partiti, ma è comunque evidente che l'attività dei parlamentari rappresenterà un parametro vero.