«Chiederemo a chi negli anni passati (quando governava il centrosinistra) ha ricoperto importanti incarichi amministrativi come si fa a portare avanti un piano di rientro decennale per un deficit di cinquanta milioni di euro senza aumentare le tasse».

Così Fabio Tagliaferri, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici e manutenzioni. Stasera è in programma la seduta del consiglio comunale, con all'ordine del giorno diversi punti, tra i quali l'approvazione del differenziale dell'aliquota Tasi per gli immobili che non sono prima casa: dall'1.06 all'1.14 per mille. L'opposizione di centrosinistra è sul piede di guerra: Fabrizio Cristofari e Angelo Pizzutelli (Pd) hanno già anticipato «l'intenzione di chiedere spiegazioni sul perché c'è questo aumento di tasse, anche con riferimento alla Tari, che è tra le più alte in Italia».

Pure Norberto Venturi, sempre dei Democrat, dice: «L'aumento delle tasse locali è evidente, credo che sia normale chiedere spiegazioni. Non capisco il nervosismo della maggioranza, soprattutto considerando che hanno vinto le elezioni poco più di un mese fa. L'opposizione eserciterà il proprio ruolo, che è anche quello di controllore. Invito ad una maggiore serenità».

Lunedì sera si sono riuniti i consiglieri del centrosinistra e di Frosinone in Comune, che rappresentano due/terzi dell'opposizione. Il Movimento Cinque Stelle non c'era. All'ordine del giorno ci sono anche il riconoscimento di debiti fuori bilancio per tre milioni di euro, gli assestamenti al documento contabile e la nomina del collegio dei revisori dei conti. Rileva Fabio Tagliaferri: «L'assessore al bilancio Mastrangeli ha già spiegato che la forte riduzione di trasferimenti regionali ha posto il Comune davanti ad un bivio: o tagliare nel settore dei servizi sociali o intervenire in misura minima sull'aliquota Tasi per gli immobili che non sono prima casa. Non credo sia necessario aggiungere altro».

Ieri sera c'è stato un vertice di preconsiglio anche della maggioranza di centrodestra. La linea è chiara: approvare i punti all'ordine del giorno in prima convocazione. Resta aperta la questione della nomina delle otto commissioni consiliari permanenti. Il centrodestra proverà a trovare un accordo sulle presidenze in extremis, ma è difficile. Il che significa che l'argomento potrebbe essere rinviato a settembre.

Le tre liste che non esprimono assessori (Fratelli d'Italia, Frosinone Capoluogo e Forza Frosinone) chiedono di poter scegliere per prime. Ma non è facile raggiungere un'intesa. Nemmeno sulla guida della commissione urbanistica, rivendicata sia da Fratelli d'Italia che dal Polo Civico. Nicola Ottaviani non vuole altre tensioni dopo quelle che si sono registrate per il varo della giunta, quando il consigliere Francesco Trina ha lasciato Alternativa Popolare dichiarandosi indipendente.