Tutto in sessanta minuti. Sessantacinque, forse, se si considerano le scaramucce d'Aula che, subito dopo, hanno dato il "là" a rumors su possibili scontri tra i due presidenti: uno della Provincia, Antonio Pompeo, e l'altro del Partito democratico provinciale, Domenico Alfieri. Di concreto ieri mattina, a palazzo Jacobucci, c'è stato il voto al consuntivo 2016 (hanno detto sì Magliocchetti e Quadrini dell'opposizione, che all'epoca erano in maggioranza e quindi hanno preso parte alla gestione, ma non Rossella Chiusaroli, Rotondo assente).
Oltre all'approvazione della richiesta alla Regione Lazio di restituire alla polizia provinciale la vigilanza ittico-venatoria. Proprio su quest'ultimo punto, infatti, il custode di palazzo Jacobucci aveva inoltrato una nota formale alla Pisana, nei giorni scorsi e ieri, nel corso della seduta, il consigliere provinciale Danilo Magliocchetti ha proposto di inviare ufficialmente la delibera ai quattro referenti regionali del territorio (Abbruzzese, Buschini, Bianchi e Fardelli) affinché la sostengano politicamente nel conesso regionale. Altra proposta, recepita in toto dall'Aula, quella di allargare le competenze della polizia provinciale anche attraverso la costituzione di un vero e proprio nucleo ambientale.

Il consuntivo 2016

Sei milioni e mezzo di euro per gli interventi sulle strade (alcuni completati, altri avviati, ulteriori da iniziare), per un totale di quasi 70 cantieri; un milione e mezzo di euro per interventi su quasi tutti gli istituti scolastici di competenza tra manutenzione ordinaria, straordinaria e servizi.
A fare i conti in tasca all'ente di piazza Gramsci è stato lo stesso presidente Pompeo, illustrando nel dettaglio quanto fatto dalla Provincia di Frosinone.

Ambiente

«Sull'ambiente - ha sottolineato - stiamo lavorando alla riorganizzazione del settore, con le difficoltà di una normativa ancora non chiara da parte della Regione Lazio. In ogni caso, il segnale di inversione è stato dato. Abbiamo messo a disposizione dei Comuni di fascia 1 milione e seicentomila euro per progetti sulla tutela della qualità dell'aria. Abbiamo erogato parte delle risorse sul bando della differenziata in parte corrente (4 milioni di euro) e abbiamo pubblicato il bando sulla parte capitale, per il quale stiamo attendendo un'autorizzazione dalla Regione per trasferire le risorse ai comuni (8 milioni di euro)».

La situazione finanziaria

«Dal punto di vista finanziario, siamo riusciti a chiudere il bilancio, a ritagliare risorse da investire su strade e scuole, a non aumentare le tariffe, attraverso una rigorosa politica di contenimento dei costi. Faccio solo un esempio: dal mio insediamento ad oggi, stiamo completando la messa in liquidazione di tutte le società partecipate della Provincia. Rimarrà solo l'Apef, per il supporto in materia ambientale».

Lavoro e occupazione

«Il 2016 è l'anno del riconoscimento da parte del Ministero dello Sviluppo economico dell'Area di crisi complessa per il Sistema Lavoro Frosinone-Anagni. Un provvedimento nato con la deliberazione del Consiglio provinciale del maggio 2016, preceduta da un documento elaborato dalla Provincia e sottoscritto da 74 sindaci. Aggiungo che la Provincia è parte del Gruppo di lavoro per la redazione dei Piani di riconversione industriale dell'Area di crisi complessa che a settembre porterà al lancio delle call per gli investimenti».
Il Consiglio ha poi provveduto, all'unanimità dei presenti, ad approvare il Regolamento di Contabilità e la proposta di emendamento alla Regione per avere la delega piena sul controllo ittico venatorio.
«Le Province, attraverso la polizia provinciale – ha spiegato Pompeo - hanno sempre svolto un compito egregio sul controllo ittico e venatorio. È essenziale pertanto, come chiedono anche le amministrazioni comunali, che possano essere pienamente legittimata a operare».
Infine, la conclusione del Presidente Pompeo: «Ora c'è da guardare al futuro, continuando l'impegno per rimettere al centro dell'agenda istituzionale l'intervento normativo e finanziario sulle Province. Credo che oggi più di ieri, enti che reclamano risorse per garantire i servizi, che non chiedono poltrone o soldi per sagre, siano la migliore risposta contro le derive populiste e nei riguardi della legittima disaffezione dei cittadini verso le istituzioni. Bisogna farli funzionare. Noi siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità, a patto che si garantiscano risorse, professionalità e chiarezza sulle competenze. Vogliamo riprenderci quel ruolo di ente fondamentale per le dinamiche di crescita e di garanzia dei diritti dei cittadini. Senza le Province, - ha concluso - è chiaro, sono più deboli i territori. Ecco il senso del nostro appello e del nostro atto».