È la numero 1.762 del 10 luglio scorso la determinazione dirigenziale che rende note indennità di funzione e gettoni di presenza degli amministratori comunali, sulla scorta dell'articolo 82 del Tuel 267/2000. Ma nel caso del capoluogo la regola vale soltanto per metà da quando c'è "Solidiamo". L'iniziativa è nata nel 2013 e prevede la decurtazione del 50% delle indennità delle cariche politiche (sindaco, assessori e consiglieri comunali) da investire in un fondo sociale, denominato appunto "Solidiamo" per i giovani e gli anziani della città. Un'intuizione del sindaco Ottaviani, condivisa dall'intero consiglio comunale, che oggi è diventato il "modello Frosinone", quello che Forza Italia ha lanciato a Fiuggi in occasione della convention del presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani. Tornando agli amministratori, però, ecco le cifre che intascheranno per la loro carica all'interno dell'Esecutivo.

L'emolumento del primo cittadino è di 4.529,56 euro: di questi la metà, esentasse (2.264,78) va dritta nel fondo sociale, l'altra nelle tasche di Ottaviani non prima di essere decurtata delle tasse. Il vicesindaco Fabio Tagliaferri, invece, si metterà in tasca solo 623,07 euro (la cifra intera è pari a 1.246,14) mentre il presidente del Consiglio, Adriano Piacentini potrà disporre di 1.019,15 euro: la sua indennità totale è di 2.038,31. Stessa cifra spetta agli assessori Pasquale Cirillo, Riccardo Mastrangeli, Antonio Scaccia, Valentina Sementilli, Massimiliano Tagliaferri e Rossella Testa: i primi quattro sono liberi professionisti, il penultimo è imprenditore e la delegata al centro storico è disoccupata. Per Maria Teresa Collalti e Cinzia Fabrizi, entrambe nuovi ingressi, l'indennità si riduce a 509,58 euro (il totale ammonta a 1.019,16). Così facendo, nella precedente amministrazione, Ottaviani e i suoi hanno messo da parte qualcosa come 750.000 euro nel quinquennio. Per la gioia di anziani e studenti.