Ore drammatiche e tentativi vani all'interno della maggioranza o di quel che resta di essa per salvare il salvabile. Nella mattinata di domani Fabrizio Martini non sarà più il sindaco di Fiuggi, questo un minuto dopo che i funzionari dello studio notarile della Dott.ssa Ivana De Camillo, avranno depositato presso l'ufficio protocollo del Comune le dimissioni da consiglieri comunali che, innanzi alla professionista sono state sottoscritte ieri, da Martina Innocenzi, Marco Fiorini, Tullio Ambrosi ed Alessandro Battisti tutti ex componenti della "Fiuggi Unita" da circa sette anni al governo della città. Alle loro contestualmente si sono aggiunte anche quelle dei consiglieri di minoranza Alioska Baccarini, Francesca Terrinoni e Nicola Della Morte, sufficienti quindi a sancire lo scioglimento automatico del Consiglio Comunale. Alle stesse comunque nelle prossime ore dovrebbero aggiungersi anche quelle del consigliere di minoranza Alessandro Minotti impossibilitato ieri per impegni fuori Fiuggi. Tutto questo nonostante venerdì scorso, l'ormai ex sindaco aveva convocato tutte le componenti politiche della sua ex maggioranza al fine di una verifica sui numeri, ottenendo però scarsi risultati visto che quasi tutti avevano disertato l'incontro. Sempre venerdì scorso lo stesso sindaco aveva convocato anche gli albergatori di Fiuggi sul "Piano Sinloc", anche qui in un clima surreale, dove si sono presentati non più di quindici albergatori, con molti di loro già informati sul fatto che pochi minuti prima l'ex assessore al bilancio Marco Fiorini aveva rassegnato le dimissioni, quindi portando a quattro gli ex componenti della Fiuggi Unita dimissionari, gli altri tre Tullio Ambrosi, Martina Innocenzi ed Alessandro Battisti, avevano già salutato il sindaco nei giorni scorsi. È già partita una campagna elettorale che si annuncia piuttosto lunga e con essa il toto scommesse sui candidati che sfideranno Fabrizio Martini, che alle sue dimissioni non aveva mai pensato e che per avere la "sua pelle" hanno dovuto sfiduciarlo, il che probabilmente lascia supporre che nella prossima tornata elettorale, forse a febbraio del 2018, sarà di nuovo in campo, visto che la legge glielo consente. Siamo però a Fiuggi e nulla può darsi mai per scontato anche se il commissario prefettizio da ieri sta bussando alla porta del Comune in attesa che qualcuno gli consegni al più presto le chiavi.