Un abbraccio forte caloroso a tratti commovente quello ricevuto ieri da Antonio Tajani dalla sua gente, quando nel corso di una cerimonia molto suggestiva nel salone del Consiglio Comunale di Fiuggi gli è stata conferita la cittadinanza benemerita dal sindaco Fabrizio Martini.
«Un ragazzo dell'Europa che non ha mai cambiato bandiera». Una carriera politica ricca di successi interamente vissuta al fianco di Silvio Berlusconi che l'ha portato nei giorni scorsi a sedere nello scranno più alto quale Presidente del Parlamento Europeo subentrando a Martin Schulz, senza mai dimenticare le sue origini, anzi proprio questo ha ricordato oggi Tajani: «Senza il consenso ed il sostegno di questo territorio non sarei mai potuto arrivare dove sono», prima di passare a spiegare le ragioni fondanti ed i principi che hanno ispirato i padri costituenti della Comunità Europea che il Presidente del Parlamento Europeo non ha esitato a definire: «Una realtà con troppi difetti cha a volte può apparire lontana dai cittadini, che va corretta sotto diversi aspetti come nell'applicazione della direttiva Bolkestein, che forse non tiene conto di tante specificità. Una sfida difficile da vincere con la certezza però che questa Europa serve, basti pensare a quanto ha sofferto questa terra nella seconda guerra mondiale, quale pesantissimo prezzo ha dovuto pagare in termini di vite umane e se le giovani generazioni questo orrore per fortuna non hanno vissuto lo dobbiamo anche all'Europa in quanto comunità di popoli».
Riprendendo poi un po' anche i ragionamenti del sindaco Fabrizio Martini, Tajani ha ripercorso le tappe su cui poggia la civiltà Europea, dall'illuminismo, al monachesimo passando per Benedetto Croce e via, via sino a giorni nostri.
Un giorno di festa in onore di un ciociaro partito da questa terra pieno di buone intenzioni e belle speranze, tornato in una sala stracolma ricca di tricolore pronta a riceverlo tra applausi scoscianti tra i quali non sono mancati quelli del Prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli , del Vescovo Mons. Lorenzo Loppa, dei tanti rappresenti della politica territoriale. Perché da queste parti, per tutti, Tajani è sempre stato e resta semplicemente Tonino.