La rivolta dei balconi atto secondo. Così come avvenuto con la partita con la Roma, anche in occasione della gara di domenica con il Napoli in molti hanno assistito al match da balconi e terrazzi che si affacciano sul Comunale. Solo che, dopo l’invito del questore a evitare assembramenti sulle tribune improvvisate, domenica ci sono stati i controlli della polizia con tanto di “blitz” sui terrazzi e relativo invito ai “portoghesi” ad abbandonare la visione privilegiata. Il che, come è facilmente immaginabile, ha scatenato proteste a non finire dei condomini. C’è chi è arrivato a ipotizzare perfino un abuso di potere. Chi abita nei palazzi di piazza Caduti di via Fani o via Kennedy difende il proprio diritto a vedere la partita dal balcone di casa o dal terrazzo condominiale, anche in compagnia di amici. «È casa mia e invito chi voglio», è il refrain che si era sentito anche dopo Frosinone-Roma con tutta l’esposizione mediatica che aveva avuto la “diffida” partita dalla questura all’indirizzo degli amministratori condominiali. E per risolvere il caso c’erano state anche riunioni con gli amministratori condominiali per cercare di regolare l’afflusso sui balconi quando si disputano partite di cartello. Il problema, infatti, non si è posto quando al Comunale ha giocato il Genova, l’Empoli o il Carpi. Dal canto suo il questore motiva l'intervento per ragioni di pubblica incolumità.