Lei aveva solo 16 anni, lui, addirittura, appena 12, entrambi di etnia rom, zingari insomma: eppure, nonostante la giovanissima età, erano diventati il terrore dei proprietari di ville. Erano infatti loro che negli ultimi tempi avevano messo a segno diversi colpi in ville della Ciociaria. A fermarli ci hanno pensato gli agenti del commissariato di Fiuggi che hanno arrestato la ragazza e affidato ad una comunità educativa di prima accoglienza il ragazzino. 

La ricostruzione dei fatti

Ecco la ricostruzione dei fatti che hanno portato a smascherare la coppia, così come riportato dalla Polizia stessa: "Sono da poco trascorse le 11.00 di ieri - si legge in una nota stampa - quando una pattuglia delle Volanti del Commissariato di Fiuggi, impiegata in un servizio specifico di contrasto ai reati predatori, nel transitare in una zona residenziale della città termale, nota una portafinestra completamente aperta in una villa, nonostante le basse temperature del periodo.

I poliziotti si avvicinano all’entrata secondaria notando il danneggiamento della portafinestra dovuto a chiari segni di forzatura: all’interno della stanza trovano la "sorpresa": due giovanissimi intenti a rovistare nei pensili, ignari di essere stati appena scoperti. Passano pochi attimi e gli operatori di polizia entrano nella stanza bloccando i due ladruncoli.
Accompagnati negli Uffici del Commissariato, i due ragazzini, di origine nomade, sono stati sottoposti prima ad una perquisizione personale e poi al foto-segnalamento.

Addosso alla ragazza di 16 anni, nascosto tra gli abiti, gli agenti hanno trovato un sacchetto contenente vari monili in oro, mentre sul complice dodicenne un grosso cacciavite. I riscontri nella banca dati AFIS hanno fatto emergere a carico della giovane, oltre a precedenti di polizia, anche un rintraccio per sottoposizione alla misura di custodia cautelare presso il più vicino istituto penitenziario minorile.

La sedicenne è stata quindi arrestata per tentato furto aggravato in abitazione in concorso e condotta presso il centro di prima accoglienza minorile di Roma, mentre l’altro minorenne, poiché non imputabile, è stato affidato ad una comunità educativa di prima accoglienza del Frusinate.

La refurtiva recuperata è stata invece restituita alla legittima proprietaria, un’anziana vedova, al momento del furto fuori casa, particolarmente grata alla Polizia di Stato per il suo operato e per averle restituito non oggetti d’oro ma i ricordi di una vita".