Preso di mira in pieno centro tra l’indifferenza di tutti. Una scena sconvolgente, quella a cui hanno assistito i tanti cassinati posseduti dalla febbre della corsa all’ultimo regalo, immobili davanti alle angherie rivolte a un poco più che bambino accerchiato davanti alla chiesa di Sant’Antonio - sembrerebbe - da baby bulli. In base a quanto accertato nell’immediatezza dagli agenti della polizia del Commissariato di Cassino, la vittima di soli 12 anni sarebbe stata avvicinata da 4 o 5 ragazzini più grandi che tra spintoni ed insulti gli avrebbero chiesto dei soldi.

A “salvare” il dodicenne sarebbe stato suo fratello di poco più grande che lo avrebbe sottratto ai violenti facendolo scappare. Una corsa forsennata durante la quale avrebbe anche perso il cellulare. All’arrivo della polizia, però, non c’era più nessuno. Indagini serrate per accertare se i vessatori siano gli stessi che taglieggiano i ragazzini del Cassinate all’uscita di scuola. Molti gli indizi che farebbero propendere per questa ipotesi.