Un nastro adesivo che sembra unire due misteri irrisolti che hanno devastato le famiglie delle vittime e sconcertato l’opinione pubblica. Diversi nuovi elementi per riaprire il caso della morte del carabiniere Santino Tuzi, sempre più indissolubilmente legata alla scomparsa di Serena Mollicone, sono stati evidenziati nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri sera al Comune di Sora. Organizzato dalla figlia dello scomparso, Maria, che non si è mai arresa, proprio come il papà della studentessa diciottenne, l’incontro aveva come obiettivo quello di illustrare i motivi che rendono inevitabile e giustificata la richiesta di riapertura delle indagini sul caso. Oltre a Maria Tuzi, erano presenti la criminologa Sara Cordella, l’avvocato Rosangela Coluzzi e il giornalista di Libero, Fabio Amendolara. In una platea gremita anche Guglielmo Mollicone, padre di Serena.

(Servizio nell'edizione del 19 dicembre)