Una delle peggiori settimane dell’anno per l’inquinamento. Frosinone si appresta a battere il numero di giornate di superamento dei limiti per le polveri sottili dello scorso anno che, con 110, valse al capoluogo il record negativo d’Italia. Dal 6 al 12 dicembre le polveri sottili allo Scalo hanno raggiunto 148,5 microgrammi per metro cubo, tre volte il limite massimo previsto per legge, mentre in viale Mazzini il valore si è attestato a 75,5. Ovviamente in tutta la settimana i limiti sono stati oltrepassati con il top di178 l’8 dicembre in via Puccini e di 85 in viale Mazzini il giorno precedenti. Frosinone fino a sabato aveva 98 superamenti nella parte bassa e 40 in quella alta, due in più per entrambi rispetto all’anno passato.

Si avvicina pericolosamente quota cento, già superata da Ceccano (102) che, rispetto a dodici mesi fa ha già sette superamenti in più. Altrettanto pericolosamente alta è la media dell’ultima settimana per le polveri più fini, le Pm2,5 (peraltro misurate solo in viale Mazzini, Cassino e Fontechiari). In questo caso è stata raggiunta quota 69, superiore di tre volte il limite imposto dall’Unione Europea e di quasi sette quello, più stringente, consigliato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Solo qualche settimana fa, infatti, era stato lanciato l’allarme sula pericolosità di questi inquinanti che hanno causato la morte di 59.500 persone in Italia, alle quale ne vanno aggiunte altre trentamila per biossido d’azoto e ozono.

Ma non solo. I costi sanitari legati all’inquinamento atmosferico nell’Ue pesano annualmente fra 330 e 940 miliardi di euro. Altrettanto negativa la situazione nella settimana precedente. Dall’ultimo bollettino dell’Arpa, riferito al periodo che va dal 30 novembre al 6 dicembre, la media del pm2,5 in viale Mazzini è stata di 73, mentre a Cassino addirittura ha toccato quota 78 e dunque quattro volte i limiti, mentre pure Fontechiari si ritrova oltre la soglia con 28. Nello stesso periodo anche perle polveri sottili la situazione risulta essere fuori controllo: 144 allo Scalo e 83 in viale Mazzini, con altre due centraline con una media più del doppio superiore ai limiti (Ceccano a 128 e Cassino a 106).

Molto preoccupante la media annuale che allo Scalo è già a quota 43 e dunque oltre il limite per l’anno, posto a 40. Pure Ceccano (41) è già fuori legge con Cassino (34) a ruota e Frosinone polivalente a 29. Anche la media annuale per le polveri fini è già compromessa: 22 a Frosinone alta, 21 a Cassino e 13 a Fontechiari. Sul fronte delle medie mensili, il dato di dicembre rischia di essere di gran lunga peggiore di quello di gennaio, che allo Scalo aveva passato del doppio i limiti stabiliti. Per il pm2,5 i mesi più neri, con febbraio non disponibile, al momento sono gennaio (54) e novembre (37).

A rilanciare gli allarmi dell’Organizzazione mondiale della sanità e dell’Agenzia europea dell’ambiente è l’Associazione medici di famiglia per l’ambiente di Frosinone che accusa decisamente «l’azione irresponsabile dell’uomo» e chiede scelte conseguenti contro «l’urbanizzazione inconsulta», il «depauperamento di alberi e spazi verdi» per puntare su energie rinnovabili e meno dannose per la salute dell’uomo. Altrimenti di inquinamento si continuerà a morire ancora.