Sale l’angoscia per Gianfranco Castaldo, il giovane studente scomparso da Ausonia mercoledì mattina. È da giorni che la famiglia lo aspetta a casa e prova a mettersi in contatto con lui senza ottenere risposta. Il cellulare del ragazzo è muto, nessuno squillo, nessuna segreteria telefonica, solo silenzio. Quel silenzio che pesa come un macigno sui cuori di quella mamma e di quel papà che mercoledì mattina hanno salutato Gianfranco come tante altre mattine, convinti di vederlo tornare per il pranzo.

Sono in corso ricerche e controlli da parte degli agenti del Commissariato di Cassino. Gli agenti coordinati dal vice questore Cristina Rapetti stanno cercando di ricostruire il percorso del diciassettenne da quando è stato visto l’ultima volta. A scuola è sicuro, non ci è mai arrivato. Sembrerebbe che non abbia preso neanche l’autobus che solitamente lo accompagnava a Cassino dove frequentava e lezioni dell’istituto Alberghiero dall’inizio dell’anno scolastico. Gianfranco è solo, non ha con se né soldi né documenti, ha lasciato le sue cose a casa. Il suo telefono è spento e lui sembra essere svanito nel nulla. La comunità di Ausonia si interroga su cosa possa essere successo a questo ragazzo, uno come tanti, che non aveva grilli per la testa.

Ma le ore passano, i giorni anche, il Natale si avvicina e la famiglia spera di vedere Gianfranco rientrare dalla porta di casa, come se niente fosse mai accaduto. Troppi fatti di cronaca ci riportano di scomparse di adolescenti, a volte si chiudono in tragedia, il più delle volte i ragazzi tornano a casa con le loro spiegazioni, un litigio, un’incomprensione, una bravata. Ora tutti sperano, sperano per quei genitori che dietro la finestra attendono il loro primogenito a braccia aperte, i compagni di scuola lo aspettano tra i banchi al suo posto, gli amici di sempre si chiedono dove possa essere andato Gianfranco così una mattina di dicembre, senza dire niente a nessuno.

Così mentre le anziane del paese hanno pregato nel giorno di Santa Lucia affinché il giovane ritrovi la strada di casa, agli agenti del commissariato spetta l’arduo compito di continuare a cercare le tracce del diciassettenne che dietro di se ha lasciato un vuoto e un silenzio che straziano l’anima.