Auto divorate dai topi e degrado in pieno centro. I cittadini non ce la fanno più e propongono una petizione per risolvere il problema. Rifiuti di ogni tipo abbandonati tra scarti di potatura a ridosso della centralissima zona della chiesa Madre e a due passi da una scuola elementare. La situazione, più volte denunciata dai residenti, questa volta sembrerebbe aver sorpassato ogni limite con l’allarme scattato per la presenza di diversi ratti, abbastanza grandi da rosicchiare le auto rendendole letteralmente inservibili.

Le centinaia di famiglie che vivono in quella zona stanno pensando a una petizione per poter mettere nero su bianco un problema affatto nuovo, ma davvero pesante per chi ogni giorno deve mettere mano al portafoglio per sistemare le macchine bloccate dopo “l’invasione” delle pantegane. «Questa è la seconda volta che scendo di casa per andare a lavoro e la mia auto non parte perché i topi hanno divorato i fili del motore o qualche altra parte funzionale. Abbiamo già inoltrato diverse segnalazioni per bonificare l’intera area, dal momento che siamo convinti che tutta la sporcizia presente sia un habitat ideale per i topi liberi di distruggere le macchine» ha dichiarato una giovane professionista che vive in quella zona.

«Nella mia nuovissima Alfa Mito comprata a giugno i topi sono riusciti a mangiare tutta la spugna dell’impianto di raffreddamento. E ora per spannare i vetri devo abbassare i finestrini, in attesa di riparare i guasti provocati dai roditori» ha commentato un’altra residente della stessa zona “attaccata” dai ratti.

Il problema si fa serio, soprattutto considerando che a pochi metri insiste anche una scuola elementare e diverse attività commerciali. I cittadini hanno in realtà inoltrato già molte segnalazioni per ripulire la zona e sperare che con opportune bonifiche si possa scongiurare la presenza di roditori, evitando anche problemi da un punto di vista igienico-sanitario. Ma la questione sembrerebbe più complessa del previsto. E dalla scorsa estate (ultima data in cui sarebbero state tagliate le erbacce e sistemata in parte l’area) i lavori sono bloccati, mentre i cittadini non sanno come fare a contrastare i famelici roditori.

«Se spargiamo veleno per topi per evitare di spendere continuamente soldi in riparazioni delle nostre auto finiamo nei guai e rischiamo persino di essere denunciati. Se, però, non facciamo nulla costringiamo i nostri figli a vivere in un ambiente malsano oltre ad essere obbligati a mettere mano ai risparmi per sistemare i danni: la situazione è paradossale!» hanno aggiunto altri residenti preoccupati dallo stesso problema. Per questo in molti hanno già pensato di ricorrere a una petizione nella speranza che qualcuno, prima, possa intervenire in modo concreto.