Nonostante le potenzialità, i tanti servizi che lo rendono indipendente, Cavoni è un quartiere dormitorio. Il giudizio dei commercianti è unanime: i residenti, quasi 10.000, non amano trascorrervi del tempo, preferendo vivere altre zone della città. Si sentono abbandonati dalle istituzioni e sempre più spesso tagliati fuori dallo sviluppo del capoluogo. A ciò aggiungono il degrado che ormai ha avvolto buona parte della zona. "Mancano le infrastrutture, soprattutto per i ragazzi", dice Massimiliano Biondi, titolare dell’edicola Cavoni dal 2010.

(Ampio servizio sull'edizione di domani 22 novembre)