I primi comuni stanno iniziando a recepire il decreto emesso nei giorni scorsi. Seppur con qualche variante nelle modalità e nella tempistica il criterio per l’assegnazione dei rimborsi dovrebbe rimanere uguale su tutti i comuni.

Possono accedere al rimborso:
gli alunni residenti nel Lazio che frequentano, nel corrente Anno Scolastico 2015- 2016, una classe della scuola secondaria del primo e secondo grado (media inferiore e media superiore) presso scuole statali o paritarie e gli studenti del primo e secondo anno dei percorsi sperimentali di istruzione e formazione; gli alunni che appartengono ad un nucleo familiare il cui Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.), riferito all’anno 2014, determinato secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 109/1998 e successive modifiche, non sia superiore a 10.632,93 euro.

L’Ente erogatore del rimborso è il Comune di residenza dello studente e non il Comune dove ha sede la scuola. La documentazione inerente le spese sostenute va consegnata successivamente alla presentazione della domanda direttamente all’Ufficio Pubblica Istruzione.

Per il rimborso si terrà conto solo di giustificativi di spesa validamente presentati, quali: fatture di acquisto dei libri di testo, mentre non sono ammessi scontrini fiscali.