Parola d’ordine turnover. Il Frosinone del Friuli sarà profondamente trasformato rispetto a quello che ha raccolto la seconda gioia stagionale contro la Samp. Tre gare in otto giorni offrono al tecnico Stellone l’opportunità di dimostrare che quanto afferma sugli “altri titolari” corrisponde al vero e non ad una mera enunciazione di principio.
Pacifico che la “rivoluzione” abbia quale presupposto il reale apprezzamento dei giocatori che oggi aumenteranno sensibilmente il loro minutaggio. Nessun tecnico rischierebbe infatti così tanti cambi se li ritenesse forieri di una notevole diminuzione del potenziale di una squadra lanciata. Eh già, perché il Frosinone è sicuramente una compagine che sta marciando a buon ritmo (7 punti nelle ultime 4 gare) e andrà a Udine tutt’altro che rassegnato ad offrirsi alle voglie di rivalsa dei friulani.
I ragazzi di Colantuono sul campo amico hanno alquanto faticato in questo primo scorcio di campionato e contano di riscattarsi proprio al cospetto dei ciociari, che in classifica seguono i bianconeri ad una sola lunghezza.
Rispetto alle altre trasferte il Frosinone dovrà essere più pratico, perché se dal punto di vista del gioco ha sovente toccato buoni picchi, da quello delle realizzazioni ha ancora un misero 1 in casella, che su quattro gare fa un gol ogni 360 minuti. Ovvio che serva qualcosa di più per arpionare la salvezza, pur tenendo conto del grande rendimento casalingo, culminato nelle due vittorie di fila.
Per il primo cin cin a notevole distanza da casa, i giallazzurri si affideranno a una difesa a quattro che davanti a Leali vedrà Matteo Ciofani, Diakitè, Russo e Crivello, con turno di riposo per i quasi sempre presenti Rosi e Blanchard; i tre centrocampisti saranno, a meno di sorprese, Sammarco, Gori e Frara, mentre davanti toccherà a Carlini e Tonev supportare da presso gli sforzi di Castillo.
Per il cileno un’occasione importante, per Soddimo, Paganini e Dionisi, grandi protagonisti delle ultime gare, una pausa utile a ripartire di slancio già dalla partita di mercoledì con il Carpi.
Stellone vuole verificare la risposta di giocatori che, come Frara e Carlini, attendevano con ansia una chance. La loro voglia di incidere e di mettere in difficoltà il tecnico potrebbe rivelarsi un valore aggiunto. Il campo come sempre fornirà il suo responso, ma avere fiducia è obbligatorio perché la crescente consapevolezza del gruppo è una marea che tutto può travolgere, come ha dimostrato lo scintillante secondo tempo contro la Sampdoria. Non sempre in massima serie gli impacci iniziali si pagano zero, e pertanto è auspicabile che stavolta il Frosinone sia bravo a leggere subito la gara per adottare una giusta condotta. Arbitra Rizzoli, un internazionale. Siamo diventati davvero importanti.