Saranno interrogati a fine mese i tre egiziani accusati di aver violentato una donna nella casa famiglia nella quale erano ospitati. Si tratta di un sedicenne e tre diciassettenni, arrestati lo scorso agosto, e attualmente detenuti a Casal del Marmo. I tre sono accusati di aver violentato una donna di 50 anni, che all’interno della struttura svolgeva attività di inserviente.

Ma non solo: ai tre vengono mosse anche le accuse di lesioni a carico del titolare della struttura e di un educatore, nonché del danneggiamento dell’auto dello stesso titolare del centro. Stando alle accuse, i tre avrebbero tenuto un comportamento aggressivo al ritorno da un gita, rifiutando di compiere le attività all’interno della struttura. Un atteggiamento ribelle che poi si è tramutato un cieca violenza. Ora i tre dovranno spiegare ai magistrati le ragioni del proprio gesto.

Ad assistere gli egiziani anche l’avvocato Mario Cellitti. Tutto è accaduto all’improvviso. La donna, mentre svolgeva il normale turno di lavoro, è stata aggredita e poi violentata dai tre e soltanto l’intervento di altri operatori della struttura di accoglienza ha evitato che la violenza potesse proseguire. La vittima comunque, pur scioccata e terrorizzata dall’accaduto, con l’aiuto dei colleghi, ha avuto la forza di uscire dalla struttura e recarsi al pronto soccorso dell’ospedale di Alatri. A quel punto sono stati allertati i carabinieri di Alatri. Immediatamente così sono scattate le indagini. I militari dell’Arma, in collaborazione con i colleghi di Fiuggi, si sono presentati nella struttura ed hanno prelevato i tre giovani egiziani. Sono stati condotti nella caserma di Alatri a sirene spiegate, e sono stati avviati i primi accertamenti.

Per i tre era scattato l’arresto, mentre il caso aveva ben presto varcato i confini provinciali. Diversi erano stati gli interventi sull’accaduto, anche di politici nazionali che avevano innescato forti polemiche. Successivamente il sindaco di Fiuggi aveva disposto la chiusura della struttura.