Fonte di prova: Teleuniverso. Nellâinchiesta della procura della Repubblica, relativa alle autorizzazioni ambientali, câè anche un servizio mandato in onda dallâemittente televisiva. à quello relativo alle rassicurazioni di Giuseppe Patrizi sullâautorizzazione per la messa in funzione del depuratore che serve il Santuario della Madonna di Canneto.
à il 29 aprile del 2014. Il piccolo centro della Valcomino, in quei giorni, ospita tra le settemila e le diecimila persone. Il sindaco Frattaroli, anche lui finito sottâinchiesta per abuso dâufficio, sollecita allâallora commissario della Provinciail rilascio di unâautorizzazione provvisoria per lâattivazione del depuratore. Quellâimpianto, però, anche a seguito di controlli del Corpo Forestale, presenta forti criticità . Ma il primo cittadino ci tiene che il depuratore venga messo in funzione il 1°maggio, giorno della festa della Madonna. La soluzione è contattare Patrizi, il quale, secondo lâaccusa degli inquirenti, ordina al dirigente dellâufficio ambiente, lâingegner Bernola, il rilascio dellâAia. Ma i due, quando parlano, non sospettano di essere ascoltati.
Il testo dellâintercettazione
«Umberto, vedi che sta venendo da te, arriva tra una mezzâoretta, che sta con me a Sora, il sindaco di Settefrati». E poi aggiunge: «Dobbiamo lì, per la Madonna di Canneto il 1° maggio, mo ti spiega, fare una proroga». E ancora: Moâ viene poi vediamo, capito?». Bernola ascolta e poi afferma: «Sì, poi te spiego pure tutto quello che ce sta la, vabbè». Ma Patrizi insiste: «Sì sì va bene, ma tanto è solo per quella festa, vediamo dai. Va bene? Ciao». Bernola risponde: «Ok». Anche se, secondo le indagini della Procura, è vistosamente preoccupato, perché probabilmente a conoscenza delle problematiche in ordine alla capacità del depuratore.
Patrizi, quindi, sicuro che lâautorizzazione verrà rilasciata, riferisce della firma dellâatto nel corso di un servizio giornalistico mandato in onda da Teleuniverso. Tanto che Bernola, il giorno successivo, ne parla con una segretaria di Patrizi, alla quale chiede se è stata contattata da unâ altra dipendente provinciale per la questione di Canneto. «Si mi ha telefonato». Dice la donna. «E mi ha detto che era passato un servizio a Teleuniverso, non so, sullâambiente. Mâha chiesto a me se lâho visto, ci ho detto veramente no». Bernola riprende la parola e afferma di averlo visto. «à quello relativo a Canneto. Dice che il commissario ha firmato di suo pugno una proroga allâautorizzazione». E ancora: «Di suo pugno non la poâ firmà . La proroga non se poâ faâ, non esiste». Poi, su insistenza di Patrizi, firma lâatto.